Quasi tutta Italia in zona gialla, ma con le riaperture di oggi, “il prezzo che si rischia di pagare è alto. Negli Usa i contagi da Covid-19 sono di nuovo aumentati. Questa storia che calano durante la bella stagione è un mito da sfatare”. Così, sulle riaperture, Massimo Galli, ex presidente della Società italiana malattie infettive (Simit), che in un’intervista alla Nazione mostra preoccupazione, a partire da ciò che si è visto già ieri: “Questo 25 aprile è stato emblematico – osserva – ho visto tanti assembramenti per strada. Si vorrebbe attribuire una funzione taumaturgica all’estate, ricordiamo che le grosse concentrazioni all’aperto danno grossi problemi. Abbiamo avuto 461mila persone positive al virus, siamo ancora a livelli molto alti, si tenga conto che i numeri, per quanto calati, sono probabilmente la metà di quelli veri”.
“Siamo lontani da una condizione di sicurezza – spiega Galli – Negli Stati Uniti, dove sono molto avanti con la profilassi, come lo sono nel Regno Unito, hanno registrato a metà aprile una ripresa fino al 10% delle nuove infezioni. Hanno rilassato le misure di contenimento, e nonostante avessero somministrato in media 67,5 dosi di vaccino per cento abitanti, i contagi sono ripartiti. Noi siamo sempre indietro, a 23-24 dosi per cento abitanti. L’ho detto, e sono anche stufo degli attacchi che ricevo. La polemica sul coprifuoco che sacrifica le attività serali dei ristoranti, ad esempio. È una decisione politica. Ovvio, può sembrare logico tenere aperto fino al 23, anziché chiudere alle 22. Rispetto il lavoro degli imprenditori, ma è altrettanto evidente che certe aperture sono una delle tante cose che non so se riusciremo a poterci permettere. Parlo dal punto di vista epidemiologico”.
“Le città sono piene di gente a passeggio con o senza mascherina – conclude – Questo libero tutti è stato eccessivo, probabilmente ne pagheremo le conseguenze. Io mi auguro di avere torto. Ma ricevo continue segnalazioni di nuovi focolai. In ospedale a breve ci verrà chiesto di riaprire i reparti. Potrei concludere con una nota di prudente ottimismo: voglio sperare che, continuando a proteggere gli anziani, il bilancio delle vittime scenda sotto le previsioni. Ma teniamo a mente che girano nuove varianti imprevedibili con le quali dovremo fare i conti”.