Arrestato a Milano il latitante Calì: era ricercato dal 2018 con 30 anni da scontare. Un blitz in piena regola quello della Squadra Mobile di Roma e Milano. A maggio 2018 aveva ottenuto gli arresti domiciliari ma il 3 ottobre dello stesso anno, dopo aver manomesso il braccialetto elettronico che gli era stato applicato, era evaso facendo perdere le proprie tracce. La squadra mobile di Roma e Milano ha arrestato il latitante Antonino Calì, ricercato e con 29 anni e 8 mesi e 14 giorni di carcere da scontare per traffico di droga aggravato dall’agevolazione ad associazioni di stampo mafioso.
In manette l’ultima volta nel 2013 in seguito ad un’indagine su un’associazione operante in varie attività illecite, tra cui traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, reati contro la persona, riciclaggio e reimpiego di risorse economiche di provenienza illecita in attività imprenditoriali, era finito ai domiciliari presso la clinica Villa Ardeatina di Roma prima di riuscire a darsi alla fuga.
La fuga in Spagna, a Valencia da cui con il coordinamento del servizio di cooperazione internazionale di polizia, è stato riconosciuto a Milano, zona di Porta Venezia: con appostamenti e l’ausilio di telecamere, la mattinata del 21 aprile, lo hanno visto uscire dal condominio e dirigersi a piedi verso la metropolitana. Dopo averlo pedinato, lo hanno fermato. Con sè aveva un documento falso, e 1.200 euro.
Lunga la sua carriera criminale: guai giudiziari nel 98 con il traffico di droga a Roma. Nel 1999 la condanna, la libertà nel 2002, poi ancora droga, reati contro il patrimonio, frode, ricettazione, finché nel 2007 l’arresto per armi clandestine. E ancora traffico di stupefacenti con associazioni finalizzate al traffico di droga e una pena di 30 anni che adesso andrà scontata.