“Noi siamo pronti: abbiamo predisposto un piano di aperture, sia nelle strutture al mare che in montagna. Avremo 24 hotel circa che faranno l’estate. Saremo pronti con tutte le strutture dalla fine di maggio, dopodichè staremo attenti all’andamento degli ordini e naturalmente a segnali positivi su vaccini, contagi e riaperture. Credo che nella prima quindicina di giugno tutti gli hotel saranno aperti ma cominceremo un’apertura scaglionata dai primi di giugno in avanti”. Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Giuliano Gaiba, direttore generale di Th Resorts, tra i big del turismo alberghiero in Italia, con decine di hotel sia in montagna che al mare. Gaiba è stato nominato da Cdp Equity amministratore delegato del gruppo. Nomina che sarà ufficializzata dopo l’assemblea di aprile.
“Stiamo già lavorando -sottolinea Gaiba- perchè la speranza è di ripartire bene in estate. Abbiamo uno scenario in cui i vaccini stanno avanzando, i contagi stanno iniziando a calare e in più abbiamo l’esperienza della scorsa estate in cui i contagi hanno avuto un calo importante”.
Segnali positivi per Gaiba, secondo cui “tutto questo quindi ci fa pensare che l’estate sarà un’estate in cui potremo lavorare. Ne abbiamo tanto bisogno visto che siamo fermi da molti mesi, con tutto il personale in cassa integrazione”. E per le aperture estive “sulla forza lavoro da impiegare abbiamo approntato un piano modulare che possa accompagnare quella che sarà la crescita della domanda dei clienti”, aggiunge.
“Stiamo ripartendo riprogrammando tutto, iniziano anche a salire piano piano le prenotazioni dei nostri clienti. In assoluto le prenotazioni che stiamo ricevendo arrivano da italiani. Ad oggi pensiamo che nella massima parte gli italiani faranno vacanza nel proprio Paese e anche gli stranieri faranno la stessa cosa”, sottolinea Gaiba.
Sulle misure messe in campo dal governo per il comparto è chiaro.”Devo dire che nell’ultimo dl sostegni qualcosa si è visto, bisogna essere onesti, aspettiamo adesso il decreto attuativo per capire come possa essere approcciato. Qualche segnale c’è ma io ritengo non sia abbastanza perchè il comparto del turismo ha sofferto particolarmente”, aggiunge Gaiba
“Credo che dare contributi a pioggia -continua Gaiba- non sia mai una soluzione adeguata, può essere una soluzione di breve termine ma poi si deve essere in grado di analizzare il mercato e cercare di individuare e aiutare laddove c’è stato il danno la difficoltà”. “Io mi aspetto che comunque questo dl sostegni che ha dato speranza -aggiunge- possa essere il primo di una serie di decreti aiutano in modo specifico il mondo del turismo, che è uno dei più importanti dell’economia italiana”.
Secondo Gaiba “nel momento in cui ci sarà un numero di vaccinazioni importanti e dall’altra parte ci saranno segnali chiari di riapertura dal governo, da parte dei clienti dovrebbe esplodere la domanda. La previsione è che ci sarà un rimbalzo, un rimbalzo molto forte del turismo”. Per il direttore generale di Th Resorts, “questa compressione che ha vissuto il settore e hanno vissuto le persone che non hanno potuto più viaggiare neppure tra regioni avrà come effetto una grande voglia di vacanza e di viaggiare”. “E speriamo che questo possa influire positivamente sulla ripartenza del comparto”.
Positivi per Gaiba i segnali del governo. “Quello sulle riaperture del governo credo che sia un primo segnale di attenzione, non è sufficiente ma non si può sempre urlare che tutto va male. E’ un primo segnale contiamo che possa essere l’inizio di un percorso”, aggiunge.
“Noi abbiamo predisposto -continua- dei servizi di salvaguardia per i nostri ospiti, per una vacanza in piena sicurezza. Servizi che già l’anno scorso si sono distinti visto che nessuna struttura di Th Resorts ha registrato casi di contagio. C’è stata grandissima attenzione, tutto il personale si è mosso con grande capacità. E stiamo cercando di valutare l’opportunità di anche di potere fare i tamponi in arrivo in hotel e alla ripartenza, e questo potrebbe aiutare tutti”.
“Noi siamo pienamente d’accordo -spiega- sul fatto che venga erogato un passaporto sanitario. Questo aiuterebbe tutti, nei movimenti”. E Gaiba sottolinea che “se ci sarà la possibilità di vaccinare i lavoratori del turismo, noi ci organizzeremo e fare tutto il possibile perchè la cosa venga attuata, anche insieme ai nostri competitor”, conclude.