“Ne sono convinta, anzi, ci potrei giurare, il popolo è sempre stato vicino alla famiglia Castro. Lo sarà anche dopo che Raul lascerà la guida del partito. Non si chiude un’era. Il presidente Miguel Diaz- Canel con il suo slogan ‘SomosContinuidad’ conferma che l’attuale governo si muove sulla stessa linea dei Castro. Nessuna rottura, a mio avviso, con il passato”. E’ quanto dichiara all’Adnkronos Anna Maria Traglia, per 40 anni compagna di Fidel Castro (la sua storia in ‘Fidel in Love. Il grande amore segreto del Lider Maximo’, scritto da Paola Sorge) commentando l’addio al Ppc di Raul Castro, fratello minore del lider maximo.
Anna Maria Traglia si augura che “gli Stati Uniti possano togliere, al più presto, l’embargo da Cuba. Gli americani hanno sempre odiato Fidel Castro, ricordo i continui attentati. Mi auguro che con Biden i rapporti tra l’America e Cuba possano cambiare. Solo la politica dell’ex presidente Obama aveva teso una mano al Paese. Anche se quello che oggi mi fa paura – prosegue – sono i fuoriusciti cubani, quelli che vivono a Miami, sono loro i peggiori nemici di Cuba. E’ vero hanno lasciato tutto, la casa, la famiglia, un lavoro, ma è stata una loro scelta, l’hanno fatto deliberatamente”.
“Ho conosciuto molto bene anche Raul, ero amica della moglie Vilma, dei suoi figli – prosegue Anna Maria Traglia – Raul non ha tradito il fratello. Del resto prima o poi avrebbe dovuto lasciare per via dell’età. Si volevano molto bene. Anche se c’era una grande differenza tra i due. Raul non aveva il carisma di Fidel. Non penso possano esserci scosse, cambiamenti improvvisi nella gestione dell’attuale governo – sottolinea ancora nell’intervista all’Adnkronos – Sia il presidente che l’attuale primo ministro erano molto amici di Fidel”.
“Fidel era molto amato ed è tutt’ora molto amato dal popolo. Tutti lo ricordano ancora. Nelle case ci sono insegne con la scritta ‘Fidel esta es tu casa’. La politica cubana non rinnega la lezione di Fidel. Per il suo popolo desiderava il meglio. Voleva il suo bene. Ha governato per 50 anni senza avere poi in fondo grandissimi problemi. Non ricordo in tutti quegli anni nessun colpo di stato”.
Poche parole da parte di Anna Maria Traglia su quello che lei confessa “essere stato il grande amore della sua vita. E’ stato un grande uomo, intelligente, affabile, affettuoso, di straordinaria umanità. Ne nasce uno ogni 100 anni. L’ho conosciuto nel 1965 e la mia storia l’ho tenuta segreta fino alla sua morte. C’erano molti pericoli, un periodo difficile, con attentati continui. E non sono più voluta ritornare a Cuba- conclude- Sarebbe troppo, troppo doloroso”. (di Carmela Piccione)