Riaperture a maggio? “Si può fare. O meglio, si potrebbe fare avendo il vaccino e la fiducia della gente. Certamente siamo meno bravi e siamo stati meno previdenti di altri Paesi sotto una serie di aspetti, ma si può fare. E’ ora di avere anche un pochino di carota e non solo di bastone. Se in Israele l’hanno fatto, se in altre parti lo stanno facendo con una certa rapidità, vuol dire che si può fare. Però, se si aprono le scuole in questo momento, ritarderemo il processo”. E’ la posizione di cauta apertura a una ripartenza da maggio espressa da Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai3.
Non senza un monito: “Se pensiamo di avere alcune cose subito facendo una trattativa che è più politica che con il virus, ritardiamo il processo. Dovremmo tenere duro, avere la coerenza e la capacità di farlo nel momento in cui si vaccina e si vaccina molto per poi fare esattamente come è successo in Gran Bretagna, dove non mi pare ci sia un governo totalitario, ma una democrazia gestita dai conservatori che comunque ha fatto una politica di restrizioni forti e si sta approcciando a un’apertura adesso dopo aver vaccinato e messo in sicurezza le persone dai 70 anni in su. Questo è l’obiettivo. Dopodiché potremmo permetterci di fare determinate aperture. Secondo me – ripete – l’apertura delle scuole adesso è un errore”.