Mascherine difettose e allerta negli ospedali: vanno ritirate subito. E’ l’allarme che arriva da una circolare Asl riguardante dispositivi destinati ai sanitari di Roma e del Lazio, su cui è riscontrata una capacità filtrante inferiore agli standard.
Milioni di mascherine non conformi, pericolose su cui pende il provvedimento di sequestro della Procura di Gorizia dopo che le indagini della Guardia di Finanza hanno già portato al ritiro di 65 milioni di dpi in tutta Italia. Stano ai test, le mascherine avrebbero una proprietà filtrante dieci volte più bassa rispetto a quella dichiarata.
Gli investigatori sono alla caccia di 185 milioni di pezzi mancanti, residui d una fornitura di 250 milioni di dispositivi per una max inchiesta avviata per ora contro ignoti con l’ipotesi di reato di ‘vendita di prodotti industriali con segni mendaci’.
Al Lazio e alla Capitale, di norma, viene indirizzato il 10% delle forniture acquistate a livello nazionale, di cui una gran fetta destinata a personale medico. La stima è facile: otre 20 milioni di pezzi incriminati, di cui una parte significativa sarebbe arrivata già in ospedali e Rsa. I finanzieri stanno acquisendo documentazioni e dati informatici, la Regione ha ricevuto l’avviso e monitora e, nel mentre, deve affrontare rallentamenti di una campagna vaccinale che tra rinvii, input governativi di priorità e rinunce dei singoli, naviga a vista tra incertezze e caos.