Per la prima volta dall’inizio della pandemia di coronavirus l’India conferma più di 125.000 contagi accertati in 24 ore. E’ quanto si legge sul Times of India che riporta i dati del ministero della Salute che parlano di un preoccupante record di 126.789 casi e 685 morti, il bollettino più triste dal 4 novembre, quando vennero registrate 713 vittime. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, scrive anche Hindustan Times, sono 12.928.574 i contagi e i 166.862 morti per complicanze legate al Covid-19.
Nel gigante asiatico con una popolazione di oltre 1,3 miliardi di persone, sono 910.319 i casi attivi. Lo stato di Maharashtra, dove si trova Mumbai, resta il più colpito con circa 59.907 casi confermati nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia sono 11.851.393 le persone dichiarate guarite in India dopo aver contratto il coronavirus.
Intanto il premier indiano Narendra Modi ha ricevuto a Nuova Delhi la seconda dose del vaccino contro il Covid-19. “La vaccinazione è una delle poche strade che abbiamo per sconfiggere il virus – ha scritto in un tweet – Se potete vaccinarvi, fatelo presto. Registratevi”.
Il premier, ricorda il Times of India, aveva ricevuto il primo marzo la prima dose del vaccino Covaxin e da ieri nel gigante asiatico si possono registrare per la vaccinazione tutte le persone con più di 45 anni.
Tuttavia, ha scritto ieri Bloomberg, in diversi stati e in varie città, anche a Mumbai, inizierebbero a scarseggiare le dosi dei vaccini. Ieri il ministro della Salute del Maharashtra, Rajesh Tope, ha detto ai giornalisti che nello stato restano dosi per proseguire le vaccinazioni per tre giorni. Secca la risposta del ministro della Sanità del governo di Nuova Delhi, Harsh Vardhan, secondo il quale si “cerca di distogliere l’attenzione” dai “ripetuti fallimenti nel controllo della diffusione” del virus e dagli scarsi risultati nella campagna di vaccinazioni.