“Nonostante oggi non si possa che riconoscere la gravita’ del comportamento tenuto dalla Cancellieri, i partiti – quasi certamente – dopo l’intervento a gamba tesa di Re Giorgio decideranno di bocciare la mozione di sfiducia individuale presentata dal MoVimento. Il Ministro rimarra’ allora al suo posto? I partiti si assumeranno, ancora una volta, la responsabilita’ di mettere tutto a tacere? Se sara’ cosi’ la casta dara’ pero’ l’ennesima prova del cancro che essa rappresenta, di quella commistione tra interessi pubblici e influenze private che corrode l’Italia da ormai troppo tempo”. Lo scrive Paolo Becchi sul blog di Beppe Grillo, in un lungo post in cui riassume i nodi essenziali dell’affaire Cancellieri e attacca duramente il Presidente Napolitano. Becchi rivendica anche la posizione del M5S sulla vicenda. “Soltanto adesso – scrive – dopo che la vicenda si sta rivelando per quello che essa e’ (un caso all’italiana di intreccio tra funzioni pubbliche e rapporti personali, di influenze indebite che diventano ’sensibilizzazioni’, di telefonate che diventano ’segnalazioni’, di attenzioni che diventano ’atti umanitari’), qualcuno oltre al M5S si sta accorgendo che, forse, le dimissioni del ministro sarebbero un atto dovuto. Cosi’, per quanto timidamente, alcuni esponenti del Pd, come prima Renzi e ora Civati e Cuperlo, hanno fatto presente che sarebbe ’utile’ che il ministro, insieme al presidente del Consiglio, verificasse se ’ci sono ancora le condizioni per andare avanti con serenita’ nel suo ruolo di guardasigilli’. Civati propone ora addirittura una sua mozione di sfiducia: ma Pippo, Pippo non lo sa che una mozione di fiducia c’e’ gia’!”.