Ha investito un cinese, e’ scappato, poi la sera si e’ costituito e proprio in caserma, dove si trovava per confessare l’accaduto, ha incontrato la vittima dell’incidente che si era a sua volta rivolta ai militari per denunciare il pirata della strada. E’ successo a Pomezia (Roma). Ieri sera, verso le 19 circa, un giovane romano, di 26anni, si e’ presentato alla stazione dei carabinieri di Pomezia e, affranto, si e’ rivolto al militare di servizio confessando di aver investito un pedone. Il giovane ha raccontato che, intorno alle 5.30 del mattino, mentre percorreva via Ardeatina a Pomezia per recarsi al lavoro, arrivato nei pressi di un bar, aveva investito una persona che camminava sul ciglio della strada e che, preso dal panico, non si era fermato a soccorrerlo, fuggendo via. Il 26enne aveva anche spiegato che nell’urto la propria auto aveva perso lo specchietto laterale destro. A questo punto, mentre si trovava in caserma, nell’attesa di essere ricevuto dal maresciallo per formalizzare le sue dichiarazioni, si e’ presentato dai carabinieri anche un cinese, riferendo di voler denunciare un pirata della strada che lo aveva investito all’alba in via Ardeatina. La vittima ha raccontato che la vistosa ingessatura che portava al braccio era dovuta alla frattura composta dell’ulna riportata per l’impatto con lo specchietto dell’auto pirata che aveva recuperato in strada, portandolo con se’ anche nell’ambulanza arrivata in suo soccorso. Ascoltando il racconto del cinese, il giovane italiano e’ scattato in piedi e con inusuale curiosita’ ha chiesto di poter vedere lo specchietto e dopo un momento di esitazione ha esclamato: ’’Credo che quello specchietto sia il mio!’’. Gli ulteriori accertamenti svolti dai carabinieri di Pomezia hanno permesso di accertare la compatibilita’ dei due racconti stabilendo che entrambi erano coinvolti nello stesso incidente. Il 26enne e’ stato denunciato a piede libero alla procura di Velletri per ’’fuga a seguito di sinistro stradale con danni alle persone, omissione di soccorso e lesioni personali gravi colpose’’ poiche’ la vittima ha riportato 30 giorni di prognosi, come riscontrato all’ospedale San Giuseppe di Albano Laziale.