Approvato dal Governo un Decreto Legge per scongiurare l’effetto abrogativo delle disposizioni sanzionatorie di carattere penale e amministrativo di cui alla
L. 283/1962 in materia agroalimentare
Il 26 marzo doveva essere depenalizzato il reato che punisce con la denuncia, l’arresto, la chiusura del negozio o dell’attività e la revoca della licenza, per chiunque non avesse rispettato le norme igieniche per la conservazione dei prodotti alimentari, la vendita di cibi pericolosi per la salute avariati, scaduti, alterati. La depenalizzazione della norma che punisce chi vende cibo avariato per giunta in piena emergenza covid, avrebbe portato a drammatiche impensabili conseguenze. Un vulnus ai diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione è stato scongiurato da un intervento governativo. Lo stop è stato confermato dal comunicato stampa del 19 Marzo scorso, dove si legge: Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare.Il comunicato prosegue: “Le norme introdotte hanno lo scopo di evitare un effetto abrogativo di tutte le disposizioni sanzionatorie di carattere penale e amministrativo di cui alla legge 30 aprile 1962, n. 283, realizzato con il decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27, nonché di alcuni articoli del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
Le norme a tutela dei cittadini consumatori sono, e rimarranno, come in tutti questi anni l’efficace strumento deterrente contro le frodi alimentari. Una garanzia tanto per la sicurezza e la salute pubblica e delle persone quanto per l’argine a salvaguardia degli innumerevoli marchi di qualità DOC, DOP, IGP che vanta il Made in Italy e il sistema Paese-Italia.
Sarebbe stato un colpo di grazia – di fatto – che avrebbe fatto crollare tutto l’impianto di contravvenzioni igienico-sanitarie e sanzioni penali, nel merito, in particolare sui ben efficaci articoli 5, 6, 12 e 12-bis della Legge n. 283/62. Decenni di tutele volte a salvaguardare la sicurezza agroalimentare, e il consumatore-cittadino, con leggi e norme in vigore che seguono tutta la filiera: dalla produzione alla vendita e al commercio di prodotti non autorizzati o dall’introduzione nel territorio italiano di sostanze destinate all’alimentazione non rispondenti ai requisiti prescritti dalla Legge.
Il mancato rispetto di tali norme igieniche e della vendita di cibi non rispondenti alle norme di salubrità sarebbe stato contrastato da una mera sanzione massima di 3.000 euro. Una semplice multa che non avrebbe affatto contrastato la frode alimentare e avrebbe esposto ogni consumatore-cittadino a gravi conseguenze per la salute.
Così il 26 marzo la salute pubblica, del cittadino consumatore e tutta la filiera agroalimentare rimangono garantite dall’intervento governativo del Consiglio dei Ministri. Un intervento di merito del premier Draghi sull’impegno a “promuovere un’agricoltura migliore, filiere produttive sostenibili e stili di vita salutari“ già annunciato il 17 marzo scorso in occasione del pre-vertice sui sistemi alimentari del 2021 che si terra a Roma dal 19 al 21 luglio 2021. Così le linee guida e gli indirizzi nel comunicato del 17 marzo: “Sotto la guida del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e del Presidente del Consiglio Mario Draghi, l’evento riunirà gli sforzi e i contributi di un processo di impegno globale che ambisca alla trasformazione dei sistemi alimentari. L’evento di tre giorni riunirà giovani, piccoli agricoltori, popolazioni indigene, ricercatori, settore privato, leader politici e ministri dell’agricoltura, dell’ambiente, della salute e delle finanze, tra gli altri, per fornire l’approccio scientifico più recente e basato sulle buone pratiche provenienti da tutto il mondo, lanciare una serie di nuovi impegni attraverso nuove azioni condivise e mobilitare nuovi finanziamenti e alleanze. Il Vertice sui sistemi alimentari si svolgerà a settembre nel quadro dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
“Il pre-vertice in Italia sarà un momento fondamentale per mobilitare gli impegni ambiziosi di cui abbiamo bisogno per costruire sistemi alimentari sostenibili che funzionino per le popolazioni, il pianeta e la prosperità. Attraverso un’azione accelerata possiamo aiutare il mondo a ricostruire meglio dopo il COVID-19, combattere la fame crescente e affrontare la crisi climatica”, ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres.
Come ospite del pre-Vertice, il Governo italiano assumerà un impegno per il sistema alimentare a livello nazionale per definire lo spirito e le ambizioni in vista del vertice.
“L’Italia è pronta ad accogliere questo appuntamento essenziale del Vertice sui sistemi alimentari a Roma. Vogliamo affrontare la questione della sicurezza alimentare all’interno del nostro ampio programma come Presidenza del G20. Insieme alle Nazioni Unite e alle sue agenzie con sede a Roma, l’Italia si impegnerà con i suoi partner per promuovere un’agricoltura migliore, filiere produttive sostenibili e stili di vita salutari.”
Raffaele Panico