Nonostante il team Suzuki non sia stato tra i primi nelle classifiche dei test del Qatar, ciò non vuol dire che la squadra non sia competitiva anzi, Suzuki in questi anni anni ci ha dimostrato una crescita costante fatta di evoluzioni su una base ottima.
Le parole di Joan Mir, neo campione del mondo spiegano la mancanza di acuti nelle 5 giornate di test a Loail, nei primi 4 giorni il team ha provato moltissimo materiale e ha lavorato in ottica 2022 per indirizzare correttamente lo sviluppo della moto.
L’ultimo giorno era da destinarsi alla prestazione pura in preparazione del week end di gara del 26 Marzo.
Le condizioni dell’asfalto però si sono dimostrate proibitive, come ben sappiamo, e nessuna squadra è riuscita a scendere in pista in maniera efficace.
Il lavoro di preparazione al GP, fatto di ricerca del giro veloce e del passo gara è quindi sfumato e non abbiamo potuto vedere il potenziale della moto rispetto alle concorrenti aggiornate.
Il team però non è preoccupato, Mir assicura che la gara sarà spettacolare anche se ammette che la Suzuki attualmente non è la moto più veloce e che le moto da battere a suo dire sono le Ducati.
Secondo il pilota spagnolo ad oggi la squadra è al 70% del suo potenziale massimo, c’è quindi un buon margine di crescita per dare battaglia alle rivali.