La Lazio torna in campo, e questa volta ci saranno anche gli avversari. L’ultima all’Olimpico, martedì sera, è stata una comparsata di giocatori biancocelesti, scesi sul terreno di gioco giusto per una veloce passeggiata: perché il Torino, avversario designato, non si è mai presentato all’appuntamento. Un’assenza certificata da un volo per Roma mai preso, come disposto dall’Asl di competenza.
Eppure la Lazio c’era, ha aspettato 45 minuti come da regolamento prima che l’arbitro decretasse la fine della partita, vinta a tavolino dai biancocelesti oppure direttamente posticipata: tra oggi e domani si saprà la decisione in merito del Giudice Sportivo. Ma i pensieri di Inzaghi sono tutti alla gara di sabato sera a Torino, contro la Juve.
Sei punti dividono le due squadre, entrambe con una partita da recuperare. Un gap che la Lazio potrebbe in parte colmare con un colpaccio esterno. La sconfitta con il Bologna di domenica scorsa preoccupa, perché la squadra concede troppo e ultimamente segna poco. Contro fuoriclasse come Ronaldo la difesa non può permettersi nemmeno una sbavatura, giocatori così non perdonano. E Lewandowski insegna.
Domenica la Roma ospita il Genoa, reduce dal pareggio nel derby. Dovrà fare ameno di Veretout, uno dei migliori di questa prima parte di stagione. Il francese si è sottoposto agli esami strumentali a seguito dell’infortunio subito durante la partita con la Fiorentina. In mattinata sono emersi i risultati: confermata la lesione al flessore destro. Il francese dovrà stare fero almeno un mese.
Salterà almeno quattro partite cruciali per la stagione giallorossa, tra campionato e Europa League. Fonseca pensa già alle alternative: l’arretramento sulla mediana di Pellegrini o la coppia Diawara-Villar a proteggere la difesa. Avrà tempo fino a domenica per pensare alla scelta giusta.