Solo sette punti dividono Lazio e Inter, domenica potrebbero diventare quattro. In un mese è cambiato tutto: la classifica è diventata più corta, la Lazio è tornata ad inserirsi nella lotta Champions, obiettivo impensabile dopo l’avvio a rilento. Eppure le sei vittorie di fila in campionato dicono che ora la squadra di Inzaghi è la più in forma della Serie A.
Ha superato Napoli e Atalanta, ha agganciato la Roma e punta la Juve. A Milano non firmerebbe per un pareggio, è il sentimento che filtra dalle parti di Formello. L’Inter, seconda a 47 punti, ha dato segnali di cedimento: in Coppa Italia ha perso il doppio confronto con la Juventus, senza i gol di Lukaku fatica a trovare la via della rete.
Quale momento migliore quindi per far male ai nerazzurri. Ne è consapevole Inzaghi che prepara la trappola a Conte. Si affida ai suoi uomini migliori, Milinkovic in testa, che quando vede Inter si esalta. Lo dimostrano i tre gol segnati negli ultimi due anni.
Non sarà una sfida da vertice ma contro l’Udinese la Roma si gioca parecchio. La serenità soprattutto. Perché nell’altalena di risultatati giallorossi alcune questioni rimangono ancora da chiarire, e una vittoria renderebbe più distese le contrattazioni. Come quella che vede sempre al centro Dzeko, capitano senza fascia.
La squadra ha chiesto il reintegro del bosniaco allo status di capitano, lo ha fatto con decisione ma senza minacciare fronde interne. La risposta di Fonseca arriverà domenica, ma è difficile credere che possa già cambiare qualcosa. E lo stesso Fonseca ha molto da dimostrare, perché dal derby in poi la sua posizione si è fatta via via meno stabile, sempre più in bilico. E un’altra sconfitta metterebbe ulteriormente a rischio la sua permanenza.