“Io ho piena fiducia che l’esperienza, le idee e la capacità del presidente del Consiglio incaricato possano dare sicuramente un contributo ad un governo efficiente ed europeista. E’ molto importante che il governo che si formerà, se avrà la fiducia del Parlamento, vada nella direzione giusta, per quanto riguarda il piano di ripresa e di resilienza, necessario ad accedere alle risorse della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu”.
Non che un economista del calibro di Mario Draghi abbia bisogno di un ‘endorseer’ (basti pensare che, appena incaricato da Mattarella, lo spread è calato da 330 a 100!), tuttavia, Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, intervenendo videoconferenza da Bruxelles, non ha potuto non sottolinearne le virtù, soprattutto in prospettiva per il nostro Paese.
Gentiloni: “La Ue riprenderà a lavorare con grande intensità con le autorità italiane”
“La decisione sul piano italiano di ripresa e di resilienza – ha commentato Gentiloni – non spetta a noi, ma alle autorità italiane e al governo italiano, quando sarà insediato. Certamente noi nelle scorse settimane abbiamo da un lato segnalato che le prime bozze del piano italiano vanno generalmente nella direzione auspicata dalla Commissione, e che dall’altra parte ci sono diversi punti sui quali bisogna lavorare. Sono certo che riprenderemo a lavorare con grande intensità con le autorità italiane, in un dialogo che in questi mesi è sempre andato avanti e che naturalmente adesso ha bisogno di essere accelerato con il nuovo governo“.
Gentiloni: “L’economia europea ritornerà ai livelli pre-crisi già nel 2022”
Quindi il commissario europeo all’Economia, ha rimarcato che “Dato che la recessione nel 2020 non è stata profonda come ci si aspettava, e grazie ai progressi nell’ambito dei vaccini anti-Covid, prevediamo che l’economia europea ritornerà ai livelli pre-crisi già nel 2022, anche se la crescita nel 2021 dovrebbe essere leggermente inferiore a quanto previsto in precedenza”. Anche perché, ha aggiunto, “Dopo la contrazione in quasi tutti gli Stati membri dell’Ue, eccetto che in Irlanda, nel 2020, il Pil è atteso in espansione in tutti gli Stati membri nel 2021 e nel 2022“.
Gentiloni: “Evitiamo di ritirare in modo prematuro le politiche di sostegno all’economia”
Ovviamente, con l’aumento delle persone vaccinate ed un lento e graduale ritorno alla ‘normalità’, “l’attività economica è prevista in ripresa – aggiunge Gentiloni – questo significa che le ‘onde blu’ (nella mappa della crescita economica dei vari Paesi vengono usati l’azzurro e il blu, che diventa più scuro a mano a mano che il tasso di crescita aumenta, dovrebbero sollevare tutte le barche nell’Ue, a patto che evitiamo di ritirare in modo prematuro le politiche di sostegno all’economia”.
Gentiloni: “La ripresa economica sarà ineguale tra i vari Stati membri”
Certo, va considerato che, per ovvi motivi, in Europa la ripresa economica “sarà ineguale tra i vari Stati membri”, in virtù delle “differenze nelle strutture delle economie, in particolare per quanto riguarda l’importanza relativa del turismo e delle attività ricreative“. In tal senso c’è anche il rischio che “le grandi differenze tra i Paesi potrebbero radicarsi, intralciando il funzionamento del mercato interno, provocando perdite di efficienza e diventando, in ultima analisi, auto-rinforzantisi”.
Gentiloni: “Il nostro Paese si troverà di fronte ad una potenzialità di crescita”
Ad ogni modo, in un futuro prossimo, per il nostro Paese ci troveremo “di fronte ad una potenzialità di crescita, specie se consideriamo l’ulteriore contributo che potrebbe arrivare da Next Generation Eu, molto importante. La contrazione dell’economia italiana nel 2020 è stata dell’8,8%, inferiore a quanto si temesse in precedenza. Questo è dovuto, come per altri Paesi, a un andamento molto positivo dell’economia nel terzo trimestre. Tuttavia la seconda ondata porta, sia nel quarto trimestre 2020 che in questi primi mesi del 2021, a una situazione che non è ancora di ripresa forte e avviata”.
Gentiloni: “Il serio rischio al ribasso per le prospettive dell’economia è rappresentato dal Covid”
Tuttavia, spiega ancora Gentiloni, ”Sulle nostre previsioni influisce naturalmente anche il fatto che noi non conteggiamo l’effetto possibile della Recovery and Resilience Facility, che il governo italiano ha quantificato nello 0,6%-0,7% di crescita aggiuntiva per questi anni. Uno dei seri rischi al ribasso per le prospettive dell’economia europea è il fatto che nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2, potrebbero emergere e diffondersi più rapidamente di quanto previsto, in Europa ma anche a livello globale“. Una situazione verosimile, rimarca il Commissario, che “potrebbe ritardare l’allentamento delle restrizioni e interrompere la ripresa dell’economia per un tempo più lungo di quanto previsto finora“. E’ però anche vero che “le vaccinazioni potrebbero procedere più velocemente del previsto o impedire in modo efficace la trasmissione del virus, cosa che ancora non sappiamo. Inoltre, la domanda potrebbe rivelarsi più forte del previsto, accoppiata con investimenti innovativi, cosa che – ha quindi concluso Gentiloni – potrebbe portare ad una “robustezza della ripresa che potrebbe sorprendere in positivo”.
Max