Nel corso del podcast “the fight is right” Mark Breland è intervenuto molto duramente sul pugile statunitense Deontay Wilder.
Ricordiamo che Breland è stato campione mondiale dei pesi welter e medaglia d’oro alle olimpiadi del 1984 a Los Angeles, dopo la fine della carriera pugilistica ha ricoperto il ruolo di allenatore e per anni è stato allenatore storico del bronze bomber.
Durante l’ultimo match contro Tyson Fury, Breland è intervenuto a metà del 7° round gettando la spugna e di fatto concedendo la vittoria al Gipsy King.
La scelta è stata fatta perchè Wilder non era più in grado di sostenere gli attacchi del pugile inglese ma il gesto non è piaciuto a Deontay nè al suo staff, ragion per cui è stato allontanato.
Dopo un periodo di silenzio Breland ha finalmente detto la sua sulle accuse poco onorevoli di Wilder: “Molte persone conoscono me, il mio carattere parla da solo. Se guardate le registrazioni o cose del genere, non vedrete mai l’acqua nelle mie mani. E in ogni caso, io ero lì per aiutarlo. La mia filosofia è: quanto tu vinci, io vinco”.
E ancora, rispondendo alla versione secondo la quale nei guantoni di Fury ci fosse qualcosa di contundente: “Se Fury l’ha fatto, non lo so, ne dubito fortemente, ma allo stesso tempo, lui non è stato capace di tenere testa a Tyson Fury. Jay Deas – capo allenatore di Wilder- era lì mentre l’addetto metteva le fasce a Fury. Se loro gli hanno messo qualcosa, o Jay non ha visto oppure…Jay era lì – ha rimarcato Breland – mentre gli mettevano le fasce e lui non ha visto nulla. Ma per essere onesti, conosciamo la boxe. Diavolo, probabilmente avrebbero potuto mettergli qualsiasi cosa tra le fasce e lui non lo avrebbe mai saputo”.
Contro l’accusa di aver messo qualcosa nell’acqua ha così risposto: “Molte persone conoscono me, il mio carattere parla da solo. Se guardate le registrazioni o cose del genere, non vedrete mai l’acqua nelle mie mani. E in ogni caso, io ero lì per aiutarlo. La mia filosofia è: quando tu vinci, io vinco”.
Lapidaria anche la frase sulla carriera di Wilder:“La carriera di Wilder è finita adesso, io ho finito e ha finito anche lui. Ho chiuso con lui”