“Ha parlato molto lui e c’è stato poco spazio per le domande da parte nostra“, ha affermato con un po’ di delusione un deputato (ma dopo anni di ‘chiacchiere’ va bene così), appena terminato il colloquio con Mario Draghi.
Un incontro nel corso del quale l’incaricato premier ha presentato un ‘ventaglio’ di proposte nell’ambito di un programma strettamente legato al Recovery che, annovera maxi riforme, il fisco, la pubblica amministrazione, e la giustizia civile. Nello specifico il Professore ha individuato 8 punti cruciali dai quali ripartire, che ha elencato alle delegazioni delle forze politiche pronti in questa seconda tranche di consultazioni.
Draghi: pochi punti dai quali ripartire per affrontare le future sfide
EUROPA – Ovviamente, e non poteva essere diversamente, Draghi è partito da una concezione profondamente anzi, ha sottolineato, ”convintamente europeista” attraverso la quale intraprendere le future sfide. Come ha riassunto il senatore socialista, Nencini – presente all’incontro – “Una forte cornice europeista e richiamo all’atlantismo. Draghi è arrivato a mettere sul tavolo la questione di un bilancio comune europeo e quindi una visione che non riguarda soltanto il presente ma un’impostazione futura“.
AMBIENTE – Quindi, non trascurando l’emergenza pandemica, un richiamo anche a quella pre-esistente, ambientale che, ha affermato: ”sarà di riflesso in tutti i punti del programma“.
VACCINI – Fondamentale per poter tornare a produrre occupazione consumi, ecco la campagna vaccinale, che il Professore ha definito “l’emergenza più imminente”.
ECONOMIA – Non da meno quindi, l’emergenza economica, che “riguarda soprattutto il lavoro”. In tal senso Draghi “si aspetta una ripresa ma che sarà molto lenta”. Dunque, urge soprattutto “tutelare le persone che non avranno il lavoro”.
IMPRESE E BANCHE – Per un Paese dove ormai ogni singolo settore rappresenta un’emergenza, accanto a quella delle imprese – la maggior parte delle quali seriamente indebitate – di contro, il premier incaricato ritiene che sia altrettanto importante pensare a “qualcosa anche per le banche”.
SCUOLA – Premesso che bisognerà lavorare per recuperare i giorni di scuola persi, Draghi ha annunciato che sarà completamente riorganizzato il calendario scolastico e, così da riuscire a garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati, andrà potenziato il corpo docenti.
INFRASTRUTTURE E RIFORME – La ripartenza non può prescindere dall’apertura dei cantieri, ed dalla realizzazione delle grandi opere. Un’opera di rinnovamento che , ha tenuto poi a rimarcare, passa attraverso ”tre grandi riforme: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco”.
GIUSTIZIA CIVILE E CARCERI – E stata Emma Bonino ha ‘sensibilizzare’ il Professore circa il tema della giustizia penale, e la situazione delle carceri. “Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo – ha commentato uscendo la Bonino – che sono quelle che ci chiede la Commissione europea: il fisco, la burocrazia e la giustizia. Da questo punto di vista abbiamo aggiunto non solo la giustizia amministrativa, civile, ma anche quella penale con l’addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane”.
BASTA CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO – Concludendo, ha riassunto infine Manfred Schullian, delle minoranze linguistiche, Draghi ha parlato “tanto dell’ambiente, del lavoro e delle imprese e lì ha detto che bisogna evitare di erogare contributi a fondo perduto, ma bisogna finanziare le imprese per consentire a loro di poter riprendere l’attività una volta superata la crisi”.
Max