La sesta vittoria consecutiva vale il quarto posto. I numeri della Lazio dicono che la squadra di Inzaghi è la più in forma del campionato. Vince anche quando non gioca bene, o almeno non così bene come aveva fatto nelle cinque vittorie precedenti. Così con il Cagliari basta l’ennesimo centro di Immobile, il diciannovesimo in stagione e il quattordicesimo solo in campionato, per portare a casa i tre punti.
Il Cagliari di Di Francesco ha provato a mettere in difficoltà la Lazio ridisegnando l’assetto di squadra, con tre difensori, tra cui il neo arrivato Rugani, e un centrocampo folto e pieno di muscoli. Gli riesce solo di ingolfare il gioco biancoceleste, perché le azioni, poche in verità, arrivano solo nell’area rossoblù. E quella più nitida, favorita dalla sponda area di Milinkovic, è chiusa in rete dal numero 17.
La Lazio si regala una domenica da protagonista, supera Napoli e Atalanta e affianca la Roma al quarto posto, che vale la zona Champions, con lo scontro diretto a favore. La rincorsa è completata e domenica sera con l’Inter avrà l’opportunità di chiudere un ciclo d’applausi con la vittoria con una big.
Cosa che non riesce praticamente mai alla Roma, che anche contro la Juve meno competitiva degli ultimi anni riesce ad invertire la rotta. La squadra di Fonseca quando si trova di fronte una squadra di pari livello perde, cede il passo e si inchina. Succede da due anni, da quando il portoghese si è insediato a Trigoria.
E ora che anche il quarto posto è in pericolo i malumori serpeggiano senza ostacoli, alimentati dall’ennesima sconfitta con una grande e dalle spaccature che premono dall’interno. Perché la grana Dzeko è ancora tutta da gestire e non è bastata la convocazione del bosniaco a Torino per far rientrare il caso. Anche perché quando entrato in campo l’attaccante ha dimostrato ancora una volta di essere deconcentrato, quasi svogliato. Un atteggiamento che una squadra che punta alla Champions non può di certo permettersi.