Mario Draghi è il nuovo presidente del Consiglio incaricato di formare il nuovo governo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli ha affidato l’incarico dopo il naufragio di un possibile Conte ter. L’ex presidente della Bce (Banca centrale europea), ha accettato con riserva: “Rispondo positivamente all’appello del presidente della Repubblica”, ha detto subito dopo l’incontro col capo di Stato.
Ma cosa significa ‘accettare con riserva’ l’incarico? È una formula di rito, significa che l’incaricato dopo un breve giro di consultazioni si reca nuovamente dal capo dello Stato per sciogliere, positivamente o negativamente, la riserva. Quindi accetta o rifiuta l’incarico di formare il governo.
Subito dopo lo scioglimento della riserva si perviene alla firma e alla controfirma dei decreti di nomina del Capo dell’Esecutivo e dei Ministri. Il procedimento si conclude con l’emanazione di tre tipi di decreti del Presidente della Repubblica:
- quello di nomina del Presidente del Consiglio (controfimato dal Presidente del Consiglio nominato, per attestare l’accettazione);
- quello di nomina dei singoli ministri (controfimato dal Presidente del Consiglio);
- quello di accettazione delle dimissioni del Governo uscente (controfirmato anch’esso dal Presidente del Consiglio nominato).
Prima di assumere le funzioni il presidente del Consiglio e i Ministri giurano nelle mani del presidente della Repubblica. Entro dieci giorni dal decreto di nomina, il Governo è tenuto a presentarsi davanti a ciascuna Camera per ottenere il voto di fiducia.