Mattarella chiama Draghi, l’ex numero uno della Bce è atteso oggi a mezzogiorno al Colle. Sarà lui a guidare ‘il governo di alto profilo’ invocato dal Presidente della Repubblica. L’idea di un Conte ter è naufragata, a nulla è servita l’esplorazione di Roberto Fico, ingabbiato da una serie di veti. Mattarella ha chiesto ai partiti di conferire piena fiducia all’ex capo della Banca centrale europea.
I vertici del Movimento 5 Stelle hanno già fatto sapere però che non appoggeranno Draghi. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Vito Crimi, capo politico M5S: “Il MoVimento 5 Stelle, già durante le consultazioni, aveva rappresentato che l’unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi”, ha spiegato.
“Ringrazio il Presidente Mattarella – inizia il suo messaggio – per aver cercato di consentire la nascita di un governo politico, concedendo gli spazi e gli strumenti opportuni affinché ogni forza parlamentare potesse agire nell’interesse del Paese, con senso di responsabilità. Purtroppo non è stato possibile. Qualcuno ha deciso di anteporre i propri interessi, la ricerca delle poltrone, a quelli dei cittadini. Il Capo dello Stato ha dovuto dunque prendere atto della situazione e intraprendere la strada più impervia, quella di un governo tecnico. Una tale tipologia di esecutivi è già stata adottata in passato, con conseguenze estremamente negative per i cittadini italiani”, conclude Crimi.
Fa eco al suo messaggio in tweet di Riccardo Fraccaro, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio: “Siamo sempre stati chiari con gli italiani dicendo apertamente che il M5s avrebbe sostenuto solo un esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Su questo, con coerenza, andremo fino in fondo”.