“Com’era prevedibile Luigi Lusi non ha perso l’occasione per reiterare le gravissime calunnie consumate ai danni di Francesco Rutelli. Lusi infatti sfruttando lo strumento delle spontanee dichiarazioni si e’ lanciato in un monologo per prospettare la sua originale tesi difensiva”. Lo ha dichiarato oggi, a margine al processo per la sottrazione di 23 mln di euro dalle casse della Margherita, l’avvocato Alessandro Diddi legale di Francesco Rutelli. “E’ davvero un peccato che in tutto cio’ -afferma il penalista- Luigi Lusi non abbia deciso di riferire attraverso l’unico strumento che l’ordinamento prevede per consentire all’imputato di introdurre nel processo elementi di fatto utilizzabili, vale a dire, l’esame, al quale si e’ sottratto nel giro di quest’anno. Sfruttando lo strumento delle spontanee dichiarazioni che non consentono a nessuna parte di interrompere l’imputato Lusi ha sostenuto come in virtu’ del rapporto di fiducia esistente tra lui e Rutelli che in questo processo e’ parte civile, ricevesse un ’onorario segreto’ di niente meno che 12 mln di euro in 10 anni. In un partito, La Margherita in cui tutti i dirigenti Rutelli per primo prestavano gratuitamente il loro servizio”. “Come se non bastasse – conclude – Lusi che quando era detenuto aveva reso ampia dichiarazione al gip e ai pm, ricostruendo la versione calunniosa si e’ oggi prodigato nel tentativo di arricchire ulteriormente una gia’ incredibile versione attraverso fantasiosi particolari. Vi e’ una regola non scritta, ma applicata tutti i giorni, persino le dichiarazioni dei pentiti per cui chi sa e vuole parlare deve dire tutto e subito perche’ altrimenti non sara’ mai creduto. Anche per quest’ennesima calunnia Lusi sara’ chiamata a risponderne”.