CASO CUCCHI: SAPPE A CANCELLIERI, INCHIESTA AMMINISTRATIVA HA GIA’ ASSOLTO PERSONALE

    Non e’ piaciuto al Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe il commento del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, che ieri, a proposito della morte di Stefano Cucchi, ha parlato di ’’indagini ancora in corso, attivita’ ispettive del ministero che stanno verificando le situazioni”. “A noi – dice Donato Capece, segretario generale del Sappe – risulta che una peraltro rigorosa, inchiesta amministrativa venne immediatamente disposta dall’allora capo del dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Franco Ionta, tesa ad accertare l’operato del personale in servizio nel reparto detentivo dell’ospedale Pertini e nelle celle detentive del Palazzo di Giustizia a Roma. L’inchiesta escluse responsabilita’ da parte del personale di polizia penitenziaria. A quali altre attivita’ ispettive ministeriali si riferisce allora il guardasigilli?’’. Capece osserva inoltre che ’’il ministro della Giustizia ha ricevuto al ministero la sorella di Stefano Cucchi ma non i tre agenti di polizia penitenziaria assolti. Mi auguro ora – conclude il segretario del Sappe – che dopo aver avuto conoscenza delle motivazioni della sentenza della Terza Corte d’Assise di ROMA il guardasigilli esprima vicinanza e solidarieta’ alla polizia penitenziaria rispetto a quanti hanno ’sbattuto il mostro’, ovvero i poliziotti penitenziari, al pubblico ludibrio ed hanno associato piu’ o meno velatamente al nostro lavoro i sinonimi inaccettabili di violenza, indifferenza e cinismo.”