’’Il mistero sulla proprieta’ del sito della Falcognana, svelato oggi da un quotidiano della Capitale, punta i riflettori su un retroscena costante nelle sofferte decisioni per il sito: quello della proprieta’ privata della maggior parte delle aree prese in considerazione. Non e’ accettabile che con questa logica si continui a ragionare su aree che, come la stessa Falcognana, si rivelano di fatto inadatte perche’ situate in aree fortemente urbanizzate, nelle vicinanze del Raccordo Anulare e per giunta nei pressi del santuario mariano di Roma, il Divino Amore’’. A dichiararlo e’ Fabio De Lillo (Pdl), membro della Commissione Politiche sociali e Salute del Consiglio regionale del Lazio. ’’La condizione non derogabile per realizzare una nuova discarica -prosegue- che sia davvero temporanea per il tempo necessario alla estensione della differenziata alla platea piu’ vasta possibile di utenti del servizio di raccolta, e’ che l’impianto sia realizzato su sito pubblico. Ed e’ altrettanto indispensabile che il sito venga individuato guardando all’intero territorio di ROMA e Provincia, individuando l’area a minor impatto ambientale, quindi non nei pressi delle abitazioni come nel caso della Falcognana’’. ’’Non siamo per le discariche -dice De Lillo- ma dobbiamo essere realisti: e’ necessario trovare un sito per una nuova discarica, che dovra’ servire ROMA e Provincia per i prossimi dieci anni, nel tempo necessario per raggiungere il massimo livello di differenziata che, da Assessore all’Ambiente del Comune di Roma, ho contribuito a lanciare, portandolo da 30 mila ad un milione di persone’’. (
