L’ultimo atto prima della fine dell’anno potrebbe indirizzare la stagione di Roma e Lazio. Novanta minuti per capire veramente dove vogliono arrivare le romane. E se la decisione del Collegio di garanzia, ultimo grado d’appello della giustizia sportiva, ha ridisegnato la classifica, spetta a Immobile e compagni e alla formazione giallorossa dimostrare di poter competere fino in fondo per le posizioni che contano.
E’ bastata una partita per ribaltare lo stato d’animo delle due romane. La Roma veniva da un cammino convincente, quasi esaltante. Una serie di vittorie che ha nascosto l’immutato problema che da due stagioni affligge la squadra di Fonseca: contro le grandi squadre mostra il fianco debole e si sfalda.
E’ successo anche contro l’Atalanta: primo tempo positivo, poi nella ripresa è entrata un’altra squadra, che Fonseca ha addirittura definito ‘di bambini’. Così sono riemerse ruggini e veleni dopo settimane con il mento all’insù, ad inseguire le prime posizioni della classifica. Che rimangono ancora accessibili, a patto che già contro il Cagliari la Roma torni quella vista fino ad una settimana fa.
Tutta un’altra Lazio invece quella vista con il Napoli. Precisa, attenta, letale sotto porta. Il contrario di quella che ha perso punti con Udinese e Benevento dopo aver centrato lo storico passaggio agli ottavi di Champions.
Lo scenario è cambiato d’un tratto, si è fatto tutto più sereno dopo i tre punti con la squadra di Gattuso. Stasera Immobile e compagni avranno un compito ancora più arduo: battere il Milan capolista, autentica sorpresa di questa prima parte di stagione. Potrebbe essere un regalo di Natale anticipato, il migliori modo per arrivare all’anno nuovo.