Primo tempo da squadra matura, secondo da scolaretti. E’ un po’ questo il senso che Paulo Fonseca ha dato alla partita persa con l’Atalanta. Una sconfitta dolorosa nelle modalità e nel risultato. La squadra di Gasperini ne ha rifilati 4 ai giallorossi, rimasti negli spogliatoi dopo la buona prima frazione che li aveva visti in vantaggio.
Dopo il gol iniziale di Dzeko la Roma si scollata, non ha saputo reggere il ritorno nerazzurro della ripresa. E’ crollata sotto i colpi di Zapata e i guizzi di Ilicic. Bambini li ha definiti Fonseca al termine della gara, che segna il fallimento della prova di maturità: perché la Roma con le big fatica sempre, ora è un dato di fatto.
Non cerco alibi – ha spiegato Fonseca a Sky Sport – Abbiamo giocato un primo tempo di grande intensità, poi un secondo tempo da ragazzini, da bambini. L’atteggiamento è cambiato completamente: lontani, poco aggressivi. Questo, con l’Atalanta, è fatidico – ammette – La partita dura 90 minuti, non 45. Una squadra che ha fatto un buon primo tempo non può cambiare atteggiamento in questo modo”.
“Oggi siamo arrivati per vincere. Se la squadra avesse avuto lo stesso carattere del primo tempo avremmo vinto. È difficile da capire quello che è successo oggi”, ha spiegato l’allenatore portoghese.