Il presidente eletto Joe Biden ha tenuto ieri, mercoledì 25 novembre, il suo primo discorso “non politico” da quando ha vinto le presidenziali. Lo ha fatto alla vigilia del Thanksgiving, il giorno del ringraziamento al Signore, lanciando un messaggio di speranza e chiedendo alla nazione di “resistere” nonostante l’aumento dei contagi nel Paese.
“Guardando indietro nella nostra storia – ha detto da Wilmington, in Delaware – si vede che l’anima degli americani è stata forgiata nelle circostanze più difficili”.
“So che il Paese si è stancato di combattere – ha proseguito – ma dobbiamo ricordarci che siamo in guerra contro il virus, non tra di noi”.
Un appello all’unità in un America profondamente divisa e al rispetto delle regolo anti-Covid: portare la mascherina, mantenere il distanziamento sociale ed evitare assembramenti. Soprattutto in prossimità di una festa che dovrà essere “sobria”. “Nessuna di queste raccomandazioni ha valore politico – ha detto Biden – ma ha valore scientifico. Resistiamo perché c’è una reale speranza che il vaccino stia per arrivare”. “Ognuno di noi – ha proseguito – ha la responsabilità di fare il possibile per contrastare questo virus”.
Donald Trump, però, continua a non accettare l’esito del voto anche se pochi giorni fa la General Service Administration, l’agenzia che si occupa del passaggio di poteri, ha dato via libera alla transizione da un’amministrazione all’altra.
Sul tema Biden è stato parco: “Quest’anno la nostra democrazia ha subito uno stress test. Abbiamo imparato che gli americani sono all’altezza del compito: le elezioni sono state giuste e libere. E noi onoreremo il risultato”.
Mario Bonito