“È una squadra che riflette il fatto che l’America è tornata ed è pronta a guidare il mondo, non a ritirarsi”. A dirlo da Wilmington, in Delaware, è il presidente eletto Joe Biden, che ieri sera ha presentato i principali nomi in politica estera e sicurezza nazionale del suo team. Dopo oltre venti giorni di ostruzionismo di Donald Trump dalle presidenziali del 3 novembre, il General services administration ha accettato la sua sconfitta e ha riconosciuto vincitore il candidato democratico.
I prossimi quattro anni saranno un momento “di rottura” con l’amministrazione precedente – ha detto il presidente eletto – ma non sarà “un terzo mandato Obama”, di cui è stato il vice per otto anni. “Oggi gli Stati Uniti affrontano un mondo totalmente differente”.
Cooperazione internazionale e ridimensionamento dell’America first rappresentano gli obiettivi di Biden per la restaurazione. “L’America è più forte quando lavora con i suoi alleati – ha aggiunto – in questi quattro anni il Paese è rimasto solo”.
La squadra
Come anticipato dalla stampa già nel fine settimana, Antony Blinken, 58 anni, sarà il prossimo segretario di Stato, mentre Jake Sullivan, 43, consigliere alla Sicurezza nazionale. Sono due fedelissimi di Biden. Blinken ha iniziato la sua carriera al dipartimento di Stato durante l’amministrazione Clinton. La sua nomina – si legge sul New York Times – servirà a dare stabilità ed esperienza “dopo quattro anni di spavalderia nazionalista dell’amministrazione Trump”. Dal 2015 al 2017 è stato vicesegretario di Stato quando a capo c’era John Kerry.
Proprio John Kerry, 76 anni, già segretario di Stato dal 2013 al 2017 e candidato del partito democratico alle presidenziali del 2004 (quando perse contro George W. Bush), guiderà la task force sul cambiamento climatico. “Ritorneremo negli accordi di Parigi fin dal primo giorno”, ha subito detto Kerry. “Ma non basterà – ha aggiunto – bisognerà andare oltre per lasciare alle generazioni future un pianeta in via di guarigione”. La discontinuità con l’amministrazione precedente è totale.
Janet Yellen, 74 anni, presidente della Federal Reserve dal 2014 al 2018, sarà segretaria al Tesoro. È la prima donna a ricoprire tale incarico. Avril Haines, 51 anni, sarà a capo della national intelligence. Un’altra donna, sempre per la prima volta. Haines è stata vicedirettrice della Cia dal 2013 al 2015. Il gabinetto di Sicurezza interna andrà a Alejandro Mayorkas, 61 anni, il primo esponente della comunità latina a capo di questo dipartimento. Linda Thomas-Greenfield sarà la prossima ambasciatrice alle Nazioni Unite. “L’America è tornata, il multilateralismo è tornato, la diplomazia è tornata”, ha detto ai giornalisti Thomas-Greenfield.
“Gli Stati Uniti stanno affrontando gravi minacce e in questi due mesi ho conosciuto la competenza, la serietà e la natura di queste persone”, ha detto la vicepresidente Kamala Harris. “Posso dire con sicurezza – ha aggiunto – che sono le giuste persone per occupare queste posizioni critiche”.
Mario Bonito