“C’è una lezione che dobbiamo apprendere, ed è che serve una nuova stagione di investimenti nella sanità pubblica, quando la crisi sarà alle spalle, con vaccini e cure efficaci, avremo bisogno tutti quanti di rifocalizzare la nuova centralità delle politiche sanitarie come in ogni altro Paese del mondo. La verità è che per troppo tempo la sanità è stata considerata un luogo dove recuperare risorse e non metterle”.
Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un video-intervento tenuto in occasione dell’Assemblea Anci 2020.
Come ha tenuto a sottolineare Speranza, ”Siamo dentro una gestione tutt’altro che semplice di una epidemia che ha ricominciato a colore l’Italia e l’Occidente. C’è bisogno di una relazione positiva e costante tra diversi livelli istituzionali. Per vincere la sfida – ha aggiunto il ministro – è necessario il massimo della sinergia istituzionale e collaborazione, come abbiamo fatto a marzo-aprile quando per la prima volta il virus ci ha colpito. Il livello oggi del quadro di circolazione del virus ci deve far tenere il massimo livello di attenzione”.
Speranza: “Passata l’epidemia bisognerà investire sul Sistema sanitario nazionale”
Dunque, ha premesso Speranza, “Dopo la fine dell’epidemia dovremo ancora lavorare assieme sulla necessità di aprire una nuova, grande stagione investimenti sul Sistema sanitario nazionale, che si affianchi a una stagione di riforme, a partire proprio dalla nuova centralità del territorio. La parola che ho in testa per la riforma è: prossimità”.
Speranza: “Le polemiche non servono, ora dobbiamo lavorare tutti insieme”
Quindi rivolgendosi alla platea dei sindaci del Paese, il ministro ha rimarcato che ”Non servono polemiche, siamo dentro una pandemia e le istituzioni devono lavorare assieme, come ci invita a fare il presidente della Repubblica. La lezione più importante che è arrivata da questa pandemia, ha detto il ministro, è proprio quella di mettere risorse sulla sanità. Perché solo se c’è la salute il Paese può ripartire davvero“.
Speranza: “Il ruolo dei sindaci in questo Patto per la salute è decisivo”
Quindi, il ministro della salute ha tenuto ad esaltare il ruolo del primo cittadino, affermando che “in tutta la partita degli assembramenti chi la vede davvero nel corpo vivo della quotidianità, al netto di una mediaticità dove i tg fanno vedere alcune scene, sono i sindaci. Io credo che sia fondamentale avere con loro una relazione quotidiana. Il ruolo dei sindaci in questo Patto per la salute è decisivo – ha poi concluso – perché sui territori ci sono esperienze e competenze davvero fondamentali se vogliamo provare a vincere questa sfida”.
Max