Italia in lockdown totale, è l’ipotesi sul tavolo del governo. I medici invocano da giorni una generalizzata zona rossa, la curva epidemiologica dà ancora scarsi segnali di cedimento. Per questo la possibilità che le restrizioni più severe possano essere estese a tutto il paese non è tramontata, anche se la divisione in varie fasce di rischio implementata dall’ultimo Dpcm tenta di scongiurare il peggio.
L’Italia potrebbe ripiombare nella chiusura totale come avvenuto a marzo, lo riporta il Corriere della Sera. C’è una data precisa che potrebbe fare da spartiacque in questo senso. Il 15 novembre si potrà capire quanto la decisione prese nelle ultime settimane abbiano portato benefici sostanziali. In caso contrario il rosso potrebbe tingere tutta l’Italia.
Conte in questo senso frena, fa sapere il Corriere. Aspetta di capire se le attuali misure produrranno effetti tangibili. Nel caso in cui la curva epidemiologica non attenuasse la sua corsa sarebbe disposto a chiudere i ristoranti il sabato e la domenica e sospendere altre attività nella zona rossa che in queste settimane hanno beneficiato di una deroga.
Si deciderà tutto nei prossimi giorni. Sono diversi i fattori da tenere in considerazione: non solo il rapporto tamponi effettuati/positivi riscontrati, ma soprattutto la pressione degli ospedali. Che in caso di continuità della curva epidemiologica rischierebbero la saturazione. Per questo alcuni ministri, tra cui Dario Franceschini e Roberto Speranza, spingono le un nuovo lockdown generalizzato. La prossima settimana sarà decisiva in questo senso.