Il virus è come “un treno che sta correndo e abbiamo già cercato di fermare. Se non lo facciamo rischia di travolgerci”. Il premier Giuseppe Conte usa una metafora per spiegare la situazione Covid in Italia. Un treno che va forte, difficile da fermare. E sulle misure prese per provarci assicura: “Noi non stiamo dando schiaffi a nessuno, non c’è la deliberata volontà di penalizzare zone a scapito di altre”.
Il Presidente del Consiglio ha parlato nel corso del food festival del Corriere della Sera: “Non è una giornata felice, – ha detto – in particolare per molte aree del Paese ci sono cittadini costretti a un regime più restrittivo e penalizzante, con misure che limitano la circolazione, rischiano di deprimere tanti ristoratori, tanti operatori economici, pensiamo anche all’indotto – ha aggiunto – Se riusciamo a intervenire riusciremo ad affrontare le settimane che verranno con un margine di serenità. Non ho mai detto che faremo veglie e cenoni, ma se riusciamo a contenere la curva dei contagi possiamo far ripartire i consumi sotto Natale e sarebbe utile per tutti”.
Il premier ha elencato poi le risorse messe a disposizione del governo per fronteggiare l’emergenza: “Oggi entrano le nuove misure e oggi entriamo in Cdm con il dl ristori bis. Ci siamo accorti che i ristori erano modesti e li abbiamo moltiplicati. Chi li ha già ricevuti li può raddoppiare fino al 200%. Ci siamo affidati a un meccanismo gestito dall’Agenzia delle entrate per agire nel modo più rapido possibile. In un paio settimane accreditare le somme. Serve liquidità, ce ne rendiamo conto”, ha assicurato.