Sarà pure decimata da infortuni e tamponi positivi, ma la Lazio non molla un centimetro. Nemmeno a San Pietroburgo, dove i biancocelesti contro lo Zenit hanno strappato un punto importante per la corsa alla qualificazione agli ottavi di Champions League. Così come a Torino il gol decisivo lo ha firmato Felipe Caicedo, ormai specialista delle rincorse disperate.
Contro i granata l’attaccante ecuadoriano ha messo il piedone al 98’, a partita praticamente finita. Con lo Zenit l’urlo liberatorio è arrivato prima, al minuto 80. La Lazio torna a Roma con un risultato positivo, al netto delle difficoltà degli ultimi giorni. Ora i punti sono 5, gli stessi del Borussia Dortmund, con cui i biancocelesti condividono la testa del gruppo F con una lunghezza di vantaggio sul Club Brugge.
Il pareggio nel freddo russo è arrivato senza diversi titolari, Ciro Immobile e Luis Alberto su tutti. I due sono rimasti a Roma, come Lucasv Leiva, Strakosha e Djavan Anderson, a causa della positività all’ultimo tampone a cui si sono sottoposti. E che ha generato una nube di dubbi dissolta da tare nel pre partita: “La Lazio ha effettuato tamponi regolari e ha già mostrato tutto alla procura. È stato fatto tutto in buona fede”, ha assicurato il ds biancoceleste.
In attesa che l’equivoco venga risolto Inzaghi pensa già alla sfida con la Juve in campionato. Dove potrebbe già ritrovare Ciro Immobile, risultato negativo all’ultimo tampone.