Uno su cinque ce la fa. Gli altri dovranno aspettare l’anno prossimo o, se si presenta la necessità, effettuare un ricorso per vedere assicurato il proprio diritto allo studio. Il Test di Medicina è andato in archivio ieri: alle 12 migliaia di ragazzi hanno affrontato l’esame che dà accesso al sogno di indossare il camice bianco.
Un obiettivo difficile da raggiungere: 13mila posti circa per 66mila iscritti. Tra proteste – di chi chiede l’abrogazione del numero chiuso – e file chilometriche per rispettare le norme anti contagio, il test di Medicina si è svolto nella giornata di ieri. Gli iscritti erano tenuti ad effettuarlo nell’ateneo più vicino alla loro abitazione, a prescindere dall’Università di riferimento scelta.
Test di Medicina, perché fare ricorso
Tra qualche giorno usciranno i risultati: ma anche in caso di esclusione nulla è ancora perduto. Chi avesse riscontrato irregolarità nello svolgimento del test può avvalersi del ricorso al TAR e seguire le lezioni fino all’esito della domanda di merito. Perché fare il ricorso? Se si sono riscontrate irregolarità. Le più frequenti sono: errori nelle domande, domande non originali, disposizioni non a norma delle postazioni.
Quando fare invece il ricorso? Anche in questo caso le tempistiche sono fondamentali. Il ricorso, infatti, può essere presentato, entro, e non oltre, 60 giorni dall’uscita della graduatoria. In passato migliaia di iscritti hanno vinto il ricorso avendo così la possibilità di seguire i corsi.