CALCIO

Juve-Milan, poco spettacolo e reti inviolate

E’ finita con un timido applauso e senza il boato. Juve-Milan si è consumata tra gli incitamenti degli allenatori e pochi guizzi, esauriti tutti in una decina di minuti, quando la Juve ha conquistato un rigore, Ronaldo (con la complicità di Donnarumma) l’ha sbattuto sul palo e infine con il rosso a Rebic, che ha eliminato le possibilità di rossonere di tentare un assalto.

Alla fine è stato 0-0 nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, la Juve ha conquistato la finale grazie all’1-1 maturato all’andata a San Siro. Poco spettacolo, prevedibile dopo il lungo stop, le gambe giravano poco, la fantasia era schiacciata a terra da settimane di divano, come ha dichiarato Sarri. L’altra finaista della competizione uscirà stasera dalla sfida tra Inter e Napoli.

Juve-Milan, parola ai protagonisti

Al termine della gara Sarri ha parlato ai microfoni della Rai: “Avevamo il dominio della partita nella prima mezz’ora. Sono rimasto molto sorpreso e soddisfatto. Pian piano, però, abbiamo calato l’intensità ed il ritmo, in questo momento tutte le partite sono piene di rischi. Se paragoniamo la partita odierna al precampionato è come se fossimo a fine luglio, ma qui la situazione è peggiore – prosegue Sarri – I giocatori sono stati massimo fermi per 30 giorni, qui sono stati 70 giorni sul divano. Serve un po’ di pazienza sotto questo punto di vista”.

Parola poi a Pioli: “Nella doppia sfida quel rigore pesa – esordisce Pioli nel post partita alla Rai – Oggi abbiamo subito troppo la pressione iniziale della Juventus, commettendo poi un’ingenuità e restando in inferiorità numerica. A livello difensivo abbiamo fatto una grande partita, ma abbiamo anche avuto le occasioni per passare il turno – spiega – I difensori centrali hanno fatto una partita eccezionale. Possiamo essere solidi e compatti, dobbiamo ripartire bene in campionato dove avremo tante partite difficili”, ha concluso l’allenatore del Milan.