(Adnkronos) – Il 25 aprile? “Le feste nazionali sono determinate dalle leggi. Chi ricopre cariche istituzionali deve rispettare le leggi e presenziare alle feste nazionali”. Così a ‘Non è l’arena’, su La7, il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“Il fascismo è un pezzo della nostra storia chiuso definitivamente che dobbiamo ricordare solo per non rifare gli errori commessi in quel periodo” ha detto Crosetto. Su questo tema “Meloni è stata chiarissima in Aula”, ha osservato il confondatore di Fdi. “Si giudichi questo governo, la Meloni, per quello che farà. Non con slogan che servono a non lasciar governare le persone”.
“Penso che Meloni abbia pazienza e capacità di razionalizzare che pochissimi altri hanno”, ha sottolineato il ministro della Difesa. Che poi ha spiegato: “Non pensavo di fare il ministro… Fino a qualche giorno prima del governo pensavo che la scelta, fatta anni fa, di uscire dalla politica rimanesse anche nei prossimi anni. Di fronte alla chiamata del premier ha prevalso l’onore enorme di servire il proprio Paese”. “Come mi ha convinto Meloni? Mi ha detto: ho bisogno di te, questa volta non solo io ma anche il Paese”, ha aggiunto il cofondatore di Fdi.
“Se io fossi in conflitto di interessi l’Authority mi toglierebbe da ministro. Il conflitto di interessi significa che hai conflitti con quello che facevi prima: io, dal giorno in cui ho accettato di fare il ministro, mi sono messo nella condizione di dismettere qualunque mia attività, compreso un Bed and Breakfast… Io domattina alle 9 mi vedrò col mio commercialista perché sto dismettendo qualunque cosa abbia costruito in 58 anni di onorata vita” ha detto Crosetto. “Siccome non voglio che ci siano ombre, faccio cose che neanche la legge mi chiede”, ha rimarcato.
Poi, commentando le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul conflitto in Ucraina, ha evidenziato: “Il centrodestra si è impegnato su un programma molto preciso, noi non cambieremo il nostro quadro di alleanze”.
“Gli uomini come Berlusconi non concepiscono il numero 2… Berlusconi è un leader nato, che in qualunque settore ha avuto un successo straordinario” ma “la politica non può ancorarsi a un uomo, altrimenti il partito segue il declino fisico di quell’uomo” ha detto il ministro della Difesa.
Quanto alla situazione Covid in Italia, “non si è scelto il liberi tutti, ma un approccio serio con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica. Ha suscitato scalpore il reintegro dei medici ma in un momento nel quale abbiamo una carenza drammatica di medici” sarebbe stato sbagliato “non reintegrare persone che magari sono medici che fanno benissimo il loro lavoro ma hanno ritenuto di avere un comportamento diverso rispetto al Covid” ha dichiarato Crosetto.