Celebrazioni del 25 aprile di nuovo allinsegna delle spaccature e dalle divisioni in tutta Italia. A poco sono serviti gli appelli allunità arrivati da più parti: da nord a sud le manifestazioni sono state macchiate da contestazioni, in particolare verso le comunità ebraiche che hanno celebrato separatamente il 74/o anniversario della Liberazione. “Oggi non è il giorno delle polemiche”, aveva tentato di stemperare Luigi Di Maio, dopo la cerimonia nella sinagoga romana di via Balbo. “La Liberazione nazionale è un momento che unisce tante comunità e che deve unire sempre di più, non deve essere un giorno di divisioni, deve essere un giorno di unione”.
25 aprile, giornata agrodolce fra applausi e contestazioni
Poco clima di unità invece per le celebrazioni del 25 aprile. Si è distinta Milano, che nonostante sia storicamente uno dei luoghi più interessati dalle contestazioni, ha visto il lungo applauso riservato al passaggio dei reduci dai lager, riuniti sotto i cartelli dei vari campi; in particolare il plauso è giunto dai manifestanti pro Palestina al grido di “Siamo tutti antifascisti”, ottimo segnale verso i manifestanti ebrei. Dallaltra parte, però, sempre a Milano altre contestazioni sono esplose al passaggio della Brigata Ebraica: “Via i sionisti dal corteo” e “Israele Stato terrorista” i beceri slogan, a cui per tutta risposta è stata intonata Bella Ciao. Nel troncone dei centri sociali la sfilata degli attivisti per “la liberazione della Palestina” con i Bds, le associazioni per il “boicottaggio economico di Israele”.
“Anche oggi abbiamo visto una straordinaria risposta della città di Milano a chi cerca di sminuire il valore del 25 aprile. Da qui parte un segnale di speranza per lintero Paese”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, mentre a Cinisello Balsamo fischi da parte di un gruppo di antagonisti per la Brigata, a Trieste invece celebrazioni separate con lAnpi. “Solo chi non conosce la storia, può non sapere qual è stato il contributo della Brigata ebraica nella lotta al nazifascismo” ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. Problemi anche nella Capitale: “Ci abbiamo provato, ringrazio il Pd, i sindacati, a marciare insieme per il 25 aprile ma non è stato possibile”, ha affermato la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.