Nella giornata di oggi, 23 giugno 2020, la Chiesa Cattolica festeggia la figura di San Giuseppe Cafasso, un santo abbastanza recente considerando che appartiene all’800.
Nato nel 1811 a Castelnovo d’Asti, ebbe origini contadine e sin da giovane intraprese studi religiosi, entrando in seminario a Chieri e diventando sacerdote a 22 anni.
La figura di San Giuseppe Cafasso è legata profondamente a Don Giovanni Bosco. Fu Giuseppe infatti a fungere da guida spirituale per Don Bosco e spronarlo a dedicarsi alla formazione dei giovani.
San Giuseppe Cafasso è conosciuto come il “prete della forca”. Questo santo, infatti, si dedicò tantissimo all’assistenza delle persone in carcere e ai condannati a morte, che accompagnava sul patibolo.
Grazie alla sua sensibilità Giuseppe riuscì a convertire moltissimi carcerati, stimando che accompagnò circa 70 persone all’esecuzione con la serenità dell’animo. Per questo motivo, questo santo è considerato il protettore di carcerati e condannati a morte.
San Giuseppe trovò la morte a Torino nel 1860, e fu canonizzato da Pio XII nel 1947.