“C’è la consapevolezza della necessità di un pieno coinvolgimento delle forze politiche: niente tentativi di porre la fiducia, ci vuole un accordo, ci vuole condivisione. E’ un provvedimento di portata tale da necessitare questa apertura e questo rispetto del Parlamento. C’è stato l’impegno corale di tutti i ministri a sostenere la riforma con i propri partiti”.
Soddisfatto, così il premier Draghi nell’ambito della conferenza stampa indetta per annunciare l’approvazione della riforma del Csm, raggiunta oggi nel Consiglio dei ministri.
Riforma del Csm, Draghi: “E’ stata una discussione ricchissima e anche molto condivisa dalle forze politiche”
Come ha spiegato il presidente del Consiglio, ”E’ stata una discussione ricchissima e anche molto condivisa, anche grazie alle interazioni della ministra Cartabia con le forze politiche”. Un’approvazione, ha quindi aggiunto, che “Ha raggiunto alcuni obiettivi importanti a partire dalla condivisione dell’impianto fondamentale della riforma, la delimitazione delle aree dove permangono differenze di vedute, l’impegno ad adoperarsi con i capigruppo per dare priorità assoluta in Parlamento all’approvazione della riforma in tempo utile per l’elezione del prossimo Csm”.
Riforma del Csm, Draghi: “C’è grande disponibilità a raggiungere un testo concordato in tempi utili per l’elezione del Csm”
Nello specifico, riguardo alle norme sul Csm condivise ed approvate, rimarca poi il premier, “per i cittadini e per la magistratura, che va ringraziata per il quotidiano lavoro della stragrande maggioranza dei magistrati. Ci sono delle differenze, su alcuni punti sono rimaste, è stato possibile modificare molto marginalmente il testo con un accordo da parte di tutti. Però, a fronte di queste differenze, c’è l’impegno corale a superarle, la grande disponibilità a raggiungere un testo concordato in tempi utili per l’elezione del Csm“.
Riforma del Csm, Draghi: “Una giustizia con tempi certi, rapida favorisce l’afflusso degli investimenti stranieri”
“Una giustizia con tempi certi, rapida favorisce l’afflusso degli investimenti stranieri. Non direi che le questioni discusse oggi siano immediatamente collegabili agli investimenti stranieri. E’ un lungo percorso che vede oggi una parte – ha quindi incluso Draghi – ma è difficile collegarlo precisamente”.
Riforma del Csm, Cartabia: “Era dovuta sia ai magistrati che, silenti, lavorano fuori da ogni esposizione, e ai cittadini per ritrovare fiducia”
Dal canto suo, la ministra della giustizia Cartabia ha ricordato che ”La riforma del Csm era ineludibile per una ragione imminente, che è la scadenza del Consiglio attualmente in carica, che si dovrà rinnovare a luglio, ma anche per stare a fianco della magistratura in questo percorso di rinnovamento e di recupero di fiducia e credibilità su cui ancora pochi giorni fa il presidente della Repubblica ha fatto un richiamo importante. La riforma del Csm era dovuta ai tantissimi magistrati che lavorano quotidianamente silenziosamente fuori da ogni esposizione, e ai cittadini che hanno diritto di recuperare piena fiducia nella nostra magistratura“.
Riforma del Csm, Cartabia: “Abbiamo un impegno con l’Europa per portare tutto a termine entrambi entro la fine dell’anno”
Già “Nel corso dell’estate – ha aggiunto la ministra – abbiamo approvato due leggi delega, per la riforma del sistema penale e civile Stiamo già lavorando ai decreti legislativi di attuazione. Abbiamo un impegno con l’Europa per portarli a termine entrambi entro la fine dell’anno. Confido che possiamo anticipare i tempi soprattutto sul penale, stiamo lavorando alacremente”.
Riforma del Csm, Cartabia: “Se non ci sono intoppi dovremmo farcela senza necessità di proroghe”
Dunque ha infine spiegato la Cartabia, ”C’è una norma transitoria per affrontare questa urgenza, i 4 mesi per l’adozione dei collegi sono ridotti a 30 giorni dall’adozione della legge. Dovremmo farcela ne abbiamo parlato anche in Consiglio dei ministri. Questi sono emendamenti a un disegno di legge delega già incardinato in Parlamento. Siamo già in una fase avanzata, mi risulta che la Camera abbia già calendarizzato la discussione in aula alla fine di marzo. Se non ci sono intoppi – ha concluso la ministra della Giustizia – dovremmo farcela senza necessità di proroghe”.
Max