Oggi, 17 Maggio, ricade la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Un appuntamento che riguarda tutta l’umanità, che ancora lotta per il riconoscimento di pari diritti e contro la discriminazione per le preferenze sessuali.
“Dobbiamo impegnarci tutti e di più per combattere i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTI che continuano quotidianamente a vivere nella paura e nell’insicurezza” ha dichiarato Triantafillos Loukarelis direttore dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “E’ una questione di diritti umani che riguarda tutti noi. Tutte le persone hanno gli stessi diritti e non possiamo più tollerare la violenza e la discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e transgender“.
“Questo periodo di isolamento e convivenza forzata da Covid-19 inoltre, ha visto crescere gli episodi di discriminazione e violenza di natura omotransfobica nel contesto familiare” ha aggiunto il Presidente dell’UNAR. “Per questo abbiamo pensato di avviare progetti pilota di refuge center per persone LGBT finanziati con fondi europei. In questo contesto l’approvazione di una legge contro l’omotransfobia, già in discussione in Parlamento, appare sempre più necessaria.”
Sui social è stata lanciata la campagna con l’hashtag #questionedidiritti. Un’iniziativa per coinvolgere con i nuovi mezzi di comunicazione più persone, per sensibilizzare e dare l’opportunità a tutti di prendere posizione contro “ogni sentimento pregiudizievole e discriminatorio nei confronti delle persone con un diverso orientamento o identità sessuale“, conclude Loukarelis.