“Per noi quella carta verde è come nel comunismo avere il libretto rosso, pena il gulag”.
Hanno le idee abbastanza chiare nei confronti del green pass i vertici romani di Forza Nuova. Come spiega infatti il leader Giuliano Castellino: “La nostra battaglia non è contro il vaccino. Chiunque sceglie di vaccinarsi può scendere in piazza con noi a manifestare. Ciò che contestiamo, e riteniamo inconciliabile con le nostre lotte, è il Green Pass. Per questo chi lo scarica e lo utilizza verrà espulso dal movimento“.
A tal proposito, scrive la giornalista Silvia Mancinelli dell’agenzia di stampa AdnKronos, la circolare – interna – sarebbe stata inoltrata a tutti i militanti, con il beneplacito del presidente Roberto Fiore, di Luca Castellini, Davide Pirillo e Giuseppe Provenzale.
Come rivela la cronista, la circolare esordisce raccomandando di “leggere ogni parola” di quanto poi segue:
“La guerra del sistema contro le libertà fondamentali non è mai stata così spietata. Oggi il Green Pass sanitario è, dopo quasi due anni di restrizioni, coprifuoco, museruole e arresti domiciliari di massa, l’arma definitiva necessaria al regime per procedere sulla via di un altrettanto definitivo controllo sociale fondato sul terrore, che potrà essere solo ancora più asfissiante e spietato contro i dissidenti. Gli altri, quelli che ancora non comprendono, saranno gli schiavi perfetti perché non si accorgeranno di esserlo. I dissidenti, gli italiani di serie B, i nuovi paria che rifiuteranno di sottomettersi, saranno condannati a una vera e propria segregazione sociale su sedicenti basi sanitarie. Quello che in Italia il mondialismo non aveva previsto è, però, che quei pochi che lottarono fin da subito sarebbero diventati tanti. In questo contesto sarebbe, dunque, assolutamente inconcepibile che un forzanovista, oggi combattente di prima linea contro il Green Pass, pensasse di combattere questa guerra avendo scaricato il passaporto sanitario, mentendo a se stesso e ai suoi camerati fingendo di fare il guerriero ma avendo già venduto l’anima al nemico. Per queste ragioni, all’unanimità, l’Ufficio Politico del Movimento ha deliberato che chiunque, militante o dirigente, per qualunque ragione si adeguasse a questa intollerabile e definitiva operazione di controllo sociale, subirà l’immediata e irrevocabile espulsione da Forza Nuova. Fondamentale è non acquisirlo, non piegarsi, costi quel che costi. Ogni assistenza legale ed economica possibile sarà fornita ai nostri che dimostreranno con il rifiuto del lasciapassare la propria coerenza, fino all’eroismo. È una situazione durissima, permanente, di fronte alla quale la difesa del quieto vivere diventa colpa imperdonabile. E, del resto, non era certo il quieto vivere l’obiettivo di ogni forzanovista degno di questo nome entrando a far parte del Movimento“.
Max