Rivedendo i criteri che stabiliscono ‘quando’ una regione deve passare di colore rispetto alla situazione contagi, tenendo in considerazione non più il numero dei nuovi positivi, ma le ospedalizzazioni (sia nei reparti ordinari che nelle terapie intensive), diciamo che ‘l’Italia è ancora ‘salva’.
Tuttavia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, che per conto della Ue ‘mappa’ la situazione dei vari paesi europei, basandosi sull’incidenza dei contagi Covid-positivi a 14 giorni ogni 100mila abitanti, combinata con il tasso di positivi sui test effettuati, ‘vede’ tutt’altre cose qui da noi.
Stando infatti ai rilevamenti che hanno concorso ad aggiornare la mappa Ecdc, oggi Sicilia e Sardegna sarebbero ‘in rosso’.
Inutile continuare a far finta di niente: purtroppo in Italia la situazione epidemiologica continua a peggiorare.
E se due regioni sono in rosso, il verde riguarda: Piemonte, Vale d’Aosta, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, mentre le altre sono gialle.
Ma non pensiate che quelle dell’Ecdc siano rivelazioni ‘fini a se stesse’ no, questa mappatura riveste un ruolo decisivo in ambito Ue, in quanto determina le restrizioni per quanti viaggino da un paese all’altro.
Può al limite ‘consolarci’ sapere che nel resto d’Europa la situazione è abbastanza grave: la Spagna – come il Portogallo – è ormai quasi tutta in rosso scuro, come l’isola di Creta, il Dodecaneso e Cipro, la Corsica in Francia e gran parte dell’Olanda. Ed ancora rosso in tutta l’Irlanda, gran parte della Francia meridionale, il Lussemburgo, l’area di Bruxelles-Capitale in Belgio, buona parte della Grecia, e molto della Danimarca.
Il resto della Ue varia da giallo a verde. Giallo sulla fascia costiera della Croazia, a Praga e a Vienna, e nella regione di Salisburgo in Austria. Il giallo sventola anche nel resto della Grecia, dell’Estonia, nel meridione della Finlandia, al nord della Norvegia, in Islanda, e nell’area di Stoccolma in Svezia. Tutto il resto è in verde. Ma si tratta veramente ‘poca roba’…
Max