Sono le 8.46 dell’11 settembre 2001 a New York quando il primo aereo, dirottato da al-Qaeda, si schianta contro la torre Nord del World Trade Center. Alle 9.03 il volo American Airlines 175 si abbatte sulla torre Sud, che crollerà alle 9.59. Mezz’ora dopo collasserà anche la torre Nord. Alle 9.37 un terzo aereo, il Boeing 757 del volo American Airlines 77, viene dirottato contro il lato Ovest del Pentagono. Alle 10.03 un quarto aereo precipita a Shanksville, in Pennsylvania, dopo lo scontro tra passeggeri e dirottatori. Tra il primo e l’ultimo attacco passano centodue minuti. Il tempo che ha cambiato il corso della storia contemporanea e aperto il ventunesimo secolo. Il secolo del terzo millennio.
Diciannove anni dopo, è ancora fresca la ferita lasciata dall’attentato dell’11 settembre, che ha ucciso 2.977 persone e provocato un Ground zero. Un luogo non solamente fisico, il vuoto lasciato dove sorgevano le Torri Gemelle, ma anche psicologico e morale. Tutti si ricordano esattamente cosa stavano facendo alle 8.46 di quel giorno.
Mai come oggi il ricordo sarà diverso. A causa del coronavirus, che nella città di New York ha causato oltre 23mila decessi, non si è potuta svolgere la solita commemorazione, ma due celebrazioni riservate solo ai parenti delle vittime, che si sono riuniti questa mattina al World Trade Center e in un angolo vicino. Al memoriale i parenti non hanno letto i nomi dei cari che hanno perso la vita, come da tradizione, ma hanno sentito una registrazione degli oratori per evitare la diffusione del virus.
Alla cerimonia era presente Joe Biden, candidato democratico alla presidenza, che ha scambiato una “gomitata” con il vicepresidente repubblicano Mike Pence. Biden è atteso nel pomeriggio anche al memorial Flight 93, in Pennsylvania, il luogo dove equipaggio e passeggeri fermarono, perdendo la vita, i dirottatori dell’ultimo aereo. Questa mattina lì c’erano anche il presidente Donald Trump e la first lady Melania. Sul volo per arrivare la coppia presidenziale ha rispettato un minuto di silenzio alle 8.46 per commemorare le vittime. “”Gli eroi del volo 93 sono un eterno promemoria: non importa il pericolo, non importa la minaccia, non importa le probabilità, l’America si alzerà sempre in piedi, si difenderà e combatterà”, ha detto poi il presidente. “Oggi ogni battito del cuore degli americani è sposato con il vostro”.
I due sfidanti per la Casa Bianca non si incontreranno però al memoriale. Ma nella campagna elettorale più feroce di sempre, a meno di due è mesi dalle elezioni, oggi non è il tempo della politica.
Mario Bonito