Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha potuto accogliere undici nuove specie nel corso del 2018: sono quattro le specie femmine di orso marsicano che si sono accoppiate nellanno appena trascorso per dar vita ad una cucciolata di 11 esemplari. Buone nuove per il Parco Nazionale per una specie a rischo estinzione: i numeri, infatti, potrebbero anche essere arrotondati per difetto. “Il dato è molto positivo – comunicano gli addetti del Parco – anche perché questo è il terzo anno consecutivo che si osservano da 10 a 12 nuovi nati nella popolazione. In 41 occasioni, sono state osservate femmine con cuccioli: è stato così possibile distinguere 4 ’famiglie’, distribuite in tutta l’area del Parco, così composte: 3 femmine con tre cuccioli e 1 femmina con due cuccioli. Questo è il risultato del monitoraggio intensivo svolto dal personale della struttura, che, a partire da aprile, ha lavorato, con diverse tecniche e in collaborazione con altre istituzioni (come l’Università di Roma) e volontari, per acquisire informazioni importanti sugli orsi. “Queste notizie confermano un buon tasso riproduttivo della popolazione appenninica (per il terzo anno consecutivo sono nati più di 10 cuccioli di orso) – sostiene il Wwf – e sottolineano ancor più come il reale problema per l’orso non sia la disponibilità di risorse per il suo nutrimento e la produttività, ma l’elevatissima mortalità legata all’uomo”. Nel giro di undici anni, tra il 2007 e il 2018 sono, infatti, decedute 15 femmine, di cui 10 in età riproduttiva. Un andamento che trova riscontro anche dalla drammatica morte di una femmina e dei suoi due piccoli avvenuta il novembre passato a Villavallelonga, in provincia dell’Aquila: i tre esemplari morirono affogati in una vasca che catturava lacqua delle precipitazioni piovose di alta quota, mai bonificata nemmeno dopo il decesso di altri due orsi, sempre nello stesso punto.