“Tutti, Amministrazione compresa, sapevamo che le zone interessate dal sisma del 24 agosto u.s. non rientravano tra le zone balneari d’Italia e che, purtroppo, la neve e il freddo l’avrebbero fatta da padroni in questi mesi invernali. Inaccettabile quindi, per quanto ci riguarda, che le condizioni di lavoro del personale inviato in quelle zone siano del tutto inadeguate e che non siano stati preventivamente disposti acquisti straordinari per adeguarel’abbigliamento, il vestiario e attrezzature necessarie per fronteggiare la neve e il gelo”. Inquieta e non poco il contenuto della lettera (avente per oggetto ’Attrezzature specifiche per neve e indumenti di ricambio per il personale’), che Danilo Zuliani, coordinatore nazionale FP CGIL Vigili del Fuoco, ha indirizzato ai vertici del Corpo per segnalare la necessità, urgente, di disporre di attrezzature adeguate per affrontare l’emergenza neve e, specialmente in questo momento, nelle zonecolpite ancora dal terremoto. “Pur avendo noi più volte rappresentato questo aspetto, l’Amministrazione ancora non ha provveduto. “Egregi – denuncia Zuliani -arrivano, ormai insistenti, dalle zone terremotate del Centro Italia richieste relative ad approvvigionamenti di indumenti tecnici da neveper fronteggiare la grande ondata di freddo che sta colpendo le zone interessate. Chiediamo, quindi, che vengano intraprese tutte le necessarie iniziative affinché, in tempi brevissimi, siano date adeguate risposte al personale chiamato a prestare servizio in quelle zone, come già più volte rappresentato per le vie brevi. Non è più tollerabile, a nostro avviso, alcun ritardo- sottolinea ancora il coordinatore – Evidenziamo inoltre la necessità di aumentare il numero dei mezzi specifici per neve ed attrezzature adeguate per fronteggiare strade ghiacciate o completamente innevate. Siamo altresì convinti che le ulteriori e forti scosse che anche in data odierna stanno ulteriormente colpendo la zona, evidenziano una criticità mai riscontrata e che, pertanto, necessita di un’analisi approfondita nonché di una revisione delle modalità di intervento e dispiegamento del dispositivo di soccorso”. Che dire? Se questa è la reale situazione, speriamo sia almeno risolvibile in tempi strettissimi
M.