Come ha poi spiegato ai giornalisti il procuratore di Rieti Giuseppe Saieva: “era indispensabile dovendo provvedere all’identificazione delle salme e al rilascio dei nulla osta per i seppellimenti”. Ci riferiamo allapertura di un fascicolo con l’ipotesi di reato di disastro colposo sulterremoto che ha letteralmente raso al suolo i comuni di Amatrice e Accumoli. Ma per il momento, ha tenuto a precisare ancora il procuratore reatino, “non sono stati eseguiti sequestri e, chiaramente, non è stato possibile ancora fare sopralluoghi perché in questo momento sarebbe difficile visto l’andirivieni di mezzi e soccorsi”. In realtà, tuttavia, sarebbe opportuno appurare se in questi anni (in unarea notoriamente esposta ad eventi sismici, con microscosse quotidiane), la politica urbanistica, la manutenzione degli stabili, i controlli delle strutture abitative e pubbliche, siano state eseguite con regolarità. Così come se ci sono state simulazioni e prove eseguite con i residenti del posto, e come – e se – era stato approntato un piano demergenza. Anche perché nel 2016 (il Giappone insegna), non è più possibile pensare di affrontare le avversità naturali con il fatalismo o il leggendario tira a campà italico. Vedremo
M.