“E’peggio di un condono, invece di rendere la legge più rigorosa si allargano ulteriormente le maglie. E’ unalegge concepita per fermare le demolizioniche risponde a esigenze elettorali di alcuni territori tra cui Campania e Sicilia, ma non a quei requisiti, anche costituzionali, di tutela del territorio e anche dei cittadini che le leggi le hanno rispettate pur trovandosi in condizioni di necessità. E’ inaccettabile – continua – che si salvino costruzioni totalmente abusive in aree sottoposte a vincolo idrogeologico e ambientale. Se c’è una condizione di necessità si dia una risposta con programmi di edilizia economica e sociale”. Mentre manca davvero poco al disegno di legge che individua i criteri per l’esecuzione di demolizioni in caso diabusi edilizi, Angelo Bonelli, coordinatore esecutivo dei Verdi, insorge contro spiegandone i perché. Perché il provvedimento (primo firmatario il senatore Ciro Falanga (gruppo Ala), approvato in Senato, e che si appresta a tornare al vaglio della Camera, porta in serbo soluzioni che non mancheranno di sollevare aspre critiche e polemiche. Tra le novità c’è l’individuazione di una lista diprioritàper l’invio delle ruspe che vede all’ultimo posto gli “immobili abitati, la cui titolarità è riconducibile a soggetti appartenenti a nuclei familiari che non dispongano di altra soluzione abitativa”. Una norma questultima che ha fatto sobbalzare i Verdi dalla sedia in quanto, indirettamente, così concepito il ddl legalizzerebbe di fatto l’abusivismo edilizio. E come tiene a sottolineare Bonelli sono almeno tre i punti critici della legge. Al primo c’è appunto “l’ordine di prioritàche fa salve dalle demolizioni le aree sottoposte a vincolo idrogeologico e ambientale”, poi “lacifra stanziata: 10 milioni di euro all’anno ovvero 130 case all’anno, il che significa non fare nulla” e infine “ilnon aver messo un limite temporaleper beneficiare di questa legge, così chi vorrà costruire abusivamente lo potrà fare tranquillamente e sbrigarsi a mettersi dentro perché tanto con questi criteri case abitate o strutture commerciali o turistiche stabilmente utilizzate non verranno mai abbattute”. Come tiene a sottolineare ancora Bonelli, “E’ unmeccanismo criminogenoperché favorisce nel corso degli anni il compimento di ulteriori reati, per il quale con questa norma si fa un favore agli abusivi e al ciclo del cemento che oggi è controllato dalla criminalità organizzata in particolar modo al Centro-Sud. L’ordine di priorità è giusto, ma quello che dovrebbe essere seguito è che si demoliscano prioritariamente le case, indipendentemente dalla tipologia e dalla destinazione uso, che si trovano in zone sottoposte a vincolo idrogeologico e ambientale. Siamo molto preoccupati, conclude quindi lesponente dei verdi, che promette: continueremo la nostra battaglia”.
M.