“Sì, accetto di rispondere alle domande dei pm. Perché no?”. Fa notizia linattesa decisione annunciata dal boss mafioso Totò Riina, che attraverso il suo legale, avv. Vittorio Anania, ha fatto sapere che risponderà alle domande dei pubblici ministeri delprocesso sulla trattativa tra Stato e mafia.Prima del capomafia, imputato per minaccia a corpo politico dello Stato, sono stati interrogati due degli imputati: Massimo Ciancimino e Giovanni Brusca. E il dieci febbraio dovrebbe rendere dichiarazioni spontanee un altro imputato, Nicola Mancino, ex presidente del Senato, accusato di falsa testimonianza.