“Ci sono molte ragioni politiche comprensibili per rinviare leriforme strutturali, ma poche valide ragioni economiche. Ritardarle avrebbe un costo semplicemente troppo alto”, intervenendo al Brussels Economic Forum alla quinta Padoa-Schioppa Lecture, il presidente della Bce Mario Draghi e dell’Ocse, invita tutti a spingere sulle riforme e ad impegnarsi duramente per rafforzare la crescita. “Sono necessarie ulteriori riforme per rafforzare la crescita e affrontare la sfida chiave del calo degli investimenti nelle economie avanzate”, spiega lOcse nel nuovo Business and Finance Outlook 2016, che sottolinea soprattutto linsufficienza della crescita della produttività e “i bassi tassi di interesse hanno fatto poco per aiutare a risolvere questo problema”. A tal proposito urge un aumento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo, rafforzare nuove forme di finanziamento, più funzioni e acquisizioni per rendere più solide la performance. Come afferma Angel Gurria, segretario generale dell’organizzazione: “Se vogliamo tornare su un percorso di crescita più forte e sostenibile, abbiamo bisogno di un migliore coordinamento delle politiche per rimettere insieme i pezzi del nostro mondo frammentato in modo più armonioso. Una politica di interventi strutturali è cruciale per migliorare gli incentivi per la ricerca e lo sviluppo, per rimuovere impedimenti al finanziamento delle aziende e smantellare gli ostacoli sul mercato, come quello della rete delle energie rinnovabili, solo per citare uno dei settori menzionati nel rapporto”. A preoccupare ulteriormente, sottolinea inoltre Mario draghi, l’alto stock delle sofferenze bancarie che zavorrano gli istituti di credito e di conseguenza soffocano il credito. Nell’Eurozona “i bilanci delle banche non sono ancora stati completamente riparati, come dimostra l’elevato stock di crediti deteriorati in alcuni paesi. E quindi “bisognerà lavorare ancora per ridurli, a condizioni che dovranno essere definite con le opportune politiche e dalle autorità competenti”. Da parte sua, intervenendo alla presentazione del rapporto Ocse, Ignazio Visco punta il dito sullincertezza generale che pervade lo scenario globale: “L’incertezza è il nostro problema principale a livello globale spiega il Governatore di Bankitalia – perché è alla base dei pochi investimenti adottati e dei pochi rischi economici e finanziari”. Anche perché, ha sottolineato ancora i mercati hanno limiti nel regolarsi da soli.
M.