“Se qualcuno si aggiunge in corso d’opera, le porte sono aperte a tutti, ma noi non aspettiamo nessuno, basta con le beghe. Noi siamo con la Meloni. Sono sempre pronto al dialogo, la Lega comunque lavora per portare al ballottaggio Giorgia. Nellambito della conferenza stampa di presentazione della nuova sede di ’Noi con Salvini’, in piazzale Flaminio, Matteo Salvini torna a parlare delle grandi manovre che accompagnano la tornata elettorale nella Capitale. Il leader del carroccio ha tenuto subito a sottolineare che non ha sentito od incontrato Silvio Berlusconi: “non l’ho sentito, anche perché, per come ha giocato ieri il Milan, mi sarei incazzato…”. Poi “se Berlusconi avesse un barlume di lucidità e ne ha più di uno, dovrebbe convergere sulla Meloni per il Campidoglio. La nostra lista di Noi con Salvini, sia per il comune che per i municipi, è sostanzialmente pronta. Contiamo di esser la forza che può far arrivare la Meloni al ballottaggio, poi chi vivrà vedrà’… Noi qui a Roma – ha continuato Salvini – dobbiamo parlare dei problemi dei romani e non di quelli dei rifugiati…i finti rifugiati hanno rotto le palle. Quelli veri che sono il 3% vanno accolti in salotto, ma per gli altri c’è un biglietto di sola andata per casa loro…”. Quindi Salvini ha colto loccasione per denunciare la situazione della Capitale: “I palazzi occupati, come quello alla stazione Tiburtina non esistono sulla faccia della terra. Men che meno davanti alla stazione, che è il biglietto da visita di una città. Non è possibile che quando si arriva a Roma ci si trovi di fronte alla schifezza”.
M.