Dopo aver espresso “profondo dolore per le vittime”, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha spiegato ai giornalisti che “Lavoriamo per dare il nostro contributo al coordinamento dei soccorsi. Al momento non ci sono state segnalate dalle Regioni interessate situazioni che richiedano interventi straordinari. I protocolli di emergenza sanitaria regionale stanno funzionando – ha assicurato il ministro – Monitoriamo costantemente la situazione con una unità di crisi che dalle prime ore della mattinata è convocata presso le direzioni programmazione e prevenzione sanitaria del ministero”. Dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia il ministero della Salute ha attivato un’unità di crisi e ha avviato “dalle prime ore di questa mattina il monitoraggio per la verifica dei danni subiti dalle strutture ospedaliere delle aree del sisma”. Il lavoro, spiegano dal ministero, viene ovviamente svolto in costante coordinamento con il Dipartimento della Protezione civile. Per quanto riguarda il Centro nazionale sangue, riferisce ancora il dicastero, sono stati attivati i protocolli per la gestione di eventuali emergenze. Le riserve di sacche, al momento, risultano congrue, ma nel frattempo le regioni confinanti con quelle principalmente colpite dal sisma sono state allertate ed è già stata ottenuta la disponibilità di riserve. Le Regioni interessate dal sisma stanno gestendo il ricovero dei feriti rispettando le procedure di emergenza tempestivamente attivate. E il ministro Lorenzin ha attivato i comandi Nas di Perugia, Viterbo e Pescara per svolgere i servizi di competenza a supporto delle squadre di soccorso.
M.