“Non siamo innamorati della continuità, abbiamo rivolto una proposta per individuare se era possibile una convergenza generale di fronte alla situazione. Di fronte a un’indisponibilità, non un amore per la continuità, ma la presa di atto di questa situazione ha spinto le forze della maggioranza a dar vita a questo governo.Sarebbe stato più utile sottrarsi a questa responsabilità, ma sarebbe stato pericoloso per il Paese. Questo governo si fa carico di questa situazione”. Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a Palazzo madama, dove ha incassato la fiducia per il suo governo, con 169 voti favorevoli su 268. “Ho condiviso la riforma, ma il popolo ha deciso con un referendum dal risultato molto netto ha aggiunto il neopremier – Quindi potrei dire che la fiducia che chiedo al Senato è un po’ particolare:chiedo la vostra fiducia ed esprimo la mia fiducia nei confronti del Senato e delle sue prerogative”. Quindi, ha spiegato Gentiloni “si deve completare l’eccezionale opera di riforme e innovazioni iniziato in questi anni. La mole di riforme fatte ci viene riconosciuta da cittadini italiani e in sede internazionale. Sarebbe assurdo che il governo accusato di eccesso di continuità immaginasse che completare il percorso di riforme avviato non è un suo compito principale”. Da oggi, ha tenuto a ribadire Gentiloni, Il governo si impegnerà in un lavoro di facilitazione e sollecitazione sulla riforma della legge elettorale. Non ci sfugge il fatto che l’urgenza di dare un sistema di regole per votare alla Camera e al Senato in modo armonizzato ed effettivo sia una esigenza del sistema, non una valvola da aprire e chiudere per maggiore o minore urgenza dell’appuntamento elettorale. Il governo sarà non attore protagonista ma pacificatore, solleciterà questo percorso. Difenderò le prerogative del Parlamento – ha detto ancora il presidente del Consiglio – invito chi in questi mesi si è battuto alzando la bandiera del Parlamentocontro ipotetici e a mio avviso inesistenti tentativi autoritari a rispettare il Parlamento, le sue regole, a partecipare alle sue riunioni e farlo in modo civile e con dignità come prevede la Costituzione”. Poi in un passaggio Gentiloni ha citato Carlo Azeglio Ciampi: “Per il tempo necessario per questa delicata transizione e servirò con umiltà gli interessi del Paese”.
M.