“Inizia per noi una riflessione che sarà profonda e importante su questo voto ma soprattutto abbiamo da assumere decisioni difficili sulla gestione della crisi. Leggo che molti nostri militanti ed elettori verranno oggi al Nazareno per sostenere questo gruppo dirigente. È una bella dimostrazione di affetto e solidarietà, che però tale deve rimanere”. Così Matteo Orfini, anticipando di qualche ora limminente direzione prevista dalle 15 al Nazareno. “Ho visto qui sui social argomenti e slogan, per fortuna usati da pochi, che non mi piacciono. Capisco l’amarezza per quanto successo scrive ancora il presidente del Pd – e per scelte che sono apparse incomprensibili ma un grande partito non chiede espulsioni e non organizza contestazioni. Di quanto accaduto discuteremo al congresso e lì ognuno di noi – ed io per primo – avrà modo di dire come la pensa. Oggi chiedo a tutti quelli che verranno di abbracciare e sostenere il nostro partito, lasciando ad altri la rabbia. Affrontiamo anche questo passaggio difficile col sorriso e con la tranquillità e ne usciremo più forti di prima. A più tardi”. Dunque un invito alla calma quello espresso da Orfini che però molto difficilmente potrà essere tale vista la situazione. La vicenda De Luca prima, ed il referendum dopo, sono inciampi dei quali il premier dimissionario dovrà comunque render conto. Premesso che qualsiasi questione forte avrà comunque il suo peso in quello che sarà il prossimo congresso interno, restano tuttavia molte le frizioni sulle quali la minoranza calcherà la mano. Non ultima, la posizione dello stesso Orfini, sul quale pesano comunque gli esiti catastrofici delle recenti amministrative
M.
